Più eleganti e amovibili: così saranno i nuovi gazebo a Gorizia
Sono diventati un elemento caratteristico dell’arredo urbano. Ci riferiamo ai dehors: gazebo, poltrone, divani, tavolini esterni ai bar, sempre più numerosi nelle vie più centrali di Gorizia (Corso Italia soprattutto).
Non essendone, ad oggi, specificatamente “normate” e coordinate l’estetica e le caratteristiche, la loro configurazione rischia di dipendere essenzialmente dall’iniziativa e dal gusto degli esercenti. Ne consegue che questi allestimenti, estremamente eterogenei per tipologia, morfologia e dimensioni, possono contribuire, se non opportunamente regolamentati, a ridurre la qualità percettiva e fruitiva dello spazio urbano, che è un prezioso bene collettivo. Inoltre, la scarsa qualità realizzativa di alcuni di essi arriva persino a danneggiare l’immagine stessa della città.
Proprio per questo, l’amministrazione comunale ha avvertito la necessità di predisporre uno specifico regolamento, col chiaro intento di migliorare il decoro urbano della città. Il regolamento in questione contiene dettagliate norme per l’allestimento degli spazi e puntuali criteri di collocazione a seconda dell’ambito territoriale in cui si interviene: la documentazione (che fissa le tipologie di ombrelloni, tavolini e gazebo da collocare all’esterno dei locali) è stata appena approvata dalla giunta comunale di Gorizia. L’ultima parola sul regolamento spetterà alla Soprintendenza per i Beni culturali cui sono stati trasmessi gli elaborati completi. «Nell’elaborazione del regolamento si è già tenuto conto delle indicazioni della Soprintendenza - spiega l’assessore comunale all’Urbanistica, Guido Pettarin -. Peraltro, la tipologia delle strutture varia da zona a zona, a seconda delle caratteristiche urbane». Ad esempio: nel centro storico saranno permessi solamente ombrelloni e tavolini, senza neppure le pedane, cosa, peraltro, che già oggi avviene. Nelle altre vie del centro cittadino, esterne alla parte storica ma considerate di primaria importanza per la riqualificazione della città, come corso Italia, invece, potranno essere collocati, oltre ad ombrelloni, anche gazebo “facilmente amovibili, prive di chiusure laterali e coperture fisse”. In sostanza, si tratta di strutture leggere ed eleganti che non dovranno appesantisre l’estetica del corso, i cui controviali, peraltro, saranno rimessi a nuovo nel 2015. Nella parte rimanente del territorio comunale saranno, invece, consentite, tutte le tipologie di dehors indicate nel regolamento.
«Le scelte effettuate sono state illustrate anche agli operatori, nel corso di incontri promossi dall’Ascom-Confcommercio, dove è è stato anche spiegato che le caratteristiche delle attrezzature sono state fissate tenendo conto delle indicazioni della normativa in materia e cercando di conciliarle con le esigenze della città e degli esercenti - aggiunge Pettarin -. Non posso che augurarmi che la soprintendente, di cui conosciamo la sensibilità verso la tutela dei centri storici, apprezzi il lavoro che abbiamo svolto».
L’assessore conclude annunciando che anche il consiglio comunale sarà coinvolto «nel momento in cui arriverà la risposta della Soprintendenza». Sull’argomento interviene anche il sindaco Romoli. «Mi sembra che le soluzioni prospettate siano ragionevoli. Con la riqualificazione urbanistica di corso Italia e la riorganizzazione delle attrezzature esterne, come ombrelloni e gazebo anche il viale più commerciale della città diventerà sicuramente più attraente, come sta accadendo in altre zone della città».
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