Più di tremila profughi in un mese: il Fvg allo stremo
PALMANOVA. Provengono da Eritrea, Somalia, Mali e Guinea i migranti giunti ieri mattina in Friuli Venezia Giulia. Sono solo l’ultimo contingente di extracomunitari, in tutto più di tremila, arrivati dall’inizio di luglio in regione chi per sottoporsi a visite mediche, come avviene a Palmanova, chi per soggiornare più a lungo.
La cadenza degli arrivi è pressante: i gruppi di extracomunitari soprattutto africani che giungono da Lampedusa, da Trapani e da Salerno con voli speciali ma anche con bus di linea, si stanno avvicendando con un ritmo di due alla settimana. I volontari della Croce rossa che prestano soccorso sono ormai allo stremo, anche perché sono in allerta 24 ore su 24, in quanto il Centro di coordinamento di Trieste e di conseguenza le Prefetture li informano all’ultimo momento degli arrivi.
Lo sbarco di martedì ha portato sulle coste italiane oltre 1.500 profughi africani: una buona parte è stata dirottata nelle regioni settentrionali incluso il Friuli Venezia Giulia. Gli africani - molti parlano inglese e francese - hanno compiuto una vera odissea per giungere in Italia. In fuga dalla guerra, dopo lunghi percorsi tra deserti e monti a piedi e giorni di navigazione su una carretta del mare, sono stati soccorsi martedì da una nave militare che li ha raccolti e sbarcati a Salerno. Da qui sono partiti alla volta del Friuli Venezia Giulia in bus e sono stati dislocati, oltre che al campo medico di Palmanova, a Pordenone, Gorizia e Trieste.
I trentun migranti accolti a Palmanova sono arrivati alle 6 di ieri mattina: 26 uomini e 5 donne tra i 25 e i 35 anni che oggi si sottoporranno agli accertamenti medici. Successivamente, dopo le indicazioni impartite dalla Prefettura di Udine, lasceranno il campo probabilmente alla volta del centro di raccolta di Nimis, dove stanno salendo le proteste dei cittadini in quanto il centro di accoglienza è strapieno. L’emergenza sbarchi sta infatti mettendo a dura prova il sistema regionale tanto che il Comune di Forni Avoltri rischia il default per aver ospitato alcuni minorenni e la Lega, con Massimiliano Fedriga, chiede lo «stop»: «Il Fvg non può più accogliere».
Di sicuro, i numeri stabiliti all’avvio del programma di accoglienza sono stati superati di molto. Un solo esempio: il campo medico di Palmanova, predisposto dal comitato locale della Croce rossa, ha già accolto 176 migranti a fronte dei 120 previsti. Non mancano, sia chiaro, prove di solidarietà: molti cittadini, come sottolinea il presidente della Cri di Palmanova Maurizio Blasi, portano spontaneamente indumenti nei centri. La cosa di cui gli extracomunitari hanno più bisogno visto che, di solito, arrivano solo con quello che indossano. Lo stesso Blasi, visto che con ogni probabilità gli arrivi di migranti a Palmanova continueranno ancora, lancia un appello: il vestiario va consegnato direttamente al campo medico o nella sede del Comitato femminile della Croce rossa in via Marcello, di fronte all’ex caserma Montesanto.
Le aree di accoglienza sono costantemente monitorate da carabinieri, polizia e guardia di finanza, ma fino ad ora non c’è stato bisogno di intervenire.
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