Più di ottanta assunzioni tra i precari dell’educazione
Forze fresche per gli asili nido, le scuole d’infanzia e i ricreatori comunali di Trieste. Gli assessori al Personale e all’Istruzione Roberto Treu e Antonella Grim hanno annunciato ieri la stabilizzazione di un’ottantina di precari che vanno ad aggiungersi ai 229 già contrattualizzati nel 2015. L’operazione, portata a compimento in collaborazione con la Regione, si tradurrà in una graduatoria fra maggio e giugno e vedrà i nuovi assunti a tempo indeterminato assumere l’incarico a partire dal 1 settembre, con l’inizio del nuovo anno scolastico.
I requisiti per la partecipazione al bando (che dovrebbe esser pronto entro aprile) prevedono almeno 36 mesi di lavoro alle dipendenze del Comune nell’arco di cinque anni. «Questi sono i parametri fissati dalla legge», ha specificato Treu. Per l’assessore si tratta di un traguardo di grande importanza: «Le nuove assunzioni vanno principalmente ad arricchire le risorse dell’area educazione, garantendo la continuità e la qualità dei servizi, anche se va detto che riusciremo a dare qualche risorsa nuova ad altre aree».
Il nuovo segmento di assunzioni a tempo indeterminato è nato in seguito alla legge di stabilità nazionale del 2016. Spiega Treu: «La legge ha avuto delle ripercussioni anche a livello locale e nel tavolo di lavoro assieme alla Regione abbiamo rilevato che si apriva la possibilità di ulteriori stabilizzazioni dopo quelle del 2015». Non è ancora possibile stabilire con certezza i numeri degli assunti, anche se l’assessore assicura che saranno «oltre l’ottantina». Quel che si può anticipare al momento è la distribuzione a grandi linee dei posti: «Circa una ventina opereranno negli asili nido e nelle scuole d’infanzia; una decina andrà nei ricreatori; fra i 35 e 40 saranno destinati a incarichi di collaboratori sui vari livelli dell’area». Se possibile, ha aggiunto l’assessore, alcune assunzioni saranno fatte anche prima di settembre.
Ci sono poi altre aree del Comune che beneficeranno di stabilizzazioni: «Con la Regione abbiamo concordato alcuni interventi nel settore sociale e dell’occupazione - ha proseguito Treu -. Sei persone verranno stabilizzate nell’area delle farmacie». Si tratta di lavoratori che in curriculum arrivano fino a tredici anni di collaborazione precaria con il Comune, selezionati a suo tempo ma poi mai stabilizzati: «Finalmente porremo rimedio a queste situazioni non solo difficili, ma anche ingiuste». Il servizio di assistenza all’inserimento lavorativo delle persone disagiate vedrà poi stabilizzati altri due collaboratori pluriennali.
Ha dichiarato l’assessore Grim: «In questi due anni di lavoro intenso abbiamo arricchito le risorse dell’area grazie a cospicue stabilizzazioni. Ciò comporta non soltanto un miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori, ma anche una garanzia di continuità didattica per i bambini e le bambine. Il che significa maggiore qualità». Si tratta di un settore su cui il Comune investe una fetta importante del centinaio di milioni annui di spesa del personale: «Così si deve fare se si sceglie, come noi abbiamo fatto, di proseguire con i servizi a gestione diretta - ha spiegato Grim -. È costoso ma consente di mantenere il livello di servizi che desideriamo offrire». L’assessore ha aggiunto che «un certo tasso di contratti a tempo determinato è ineliminabile dal settore dell’istruzione»: «Le sostituzioni per malattia o per maternità pongono sempre la necessità di una supplenza. Ma quel che stiamo cercando di sanare è la patologia della precarietà, che non deve diventare la regola». A tal proposito Treu ha rivelato un dato ulteriore: «Premetto che per noi si tratta di una notizia assolutamente positiva. Abbiamo rilevato un aumento delle richieste di maternità fra le persone stabilizzate l’anno scorso».
Una notizia che la giunta dice di accogliere «con orgoglio»: «Ciò significa che le persone stabilizzate hanno potuto finalmente avviare un progetto di vita». La risoluzione dei problemi d’organico del Comune resta comunque lontana: «La semplificazione normativa è ben lontana dall’essere realtà e anzi gli ultimi anni hanno visto aumentare il carico di lavoro che grava sulla macchina comunale - ha concluso Treu -. Una situazione che, dopo tre lustri di blocco delle assunzioni, sottopone il Comune a una pressione assolutamente eccessiva».
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