Pitbull sfugge al proprietario. Ragazza aggredita a Gorizia
GORIZIA Attimi di terrore nel pomeriggio di Santo Stefano in via Faiti. Un pitbull sfuggito al controllo del padrone ha aggredito brutalmente in strada una venticinquenne che stava tranquillamente passeggiando assieme alla sorella e ai suoi tre husky, due maschi e una femmina.
Erano passate da poco le 16 quando Beatrice Barini è stata gettata a terra dalla furia del cane, che l’ha morsa con veemenza al braccio procurandole una ferita profonda cinque centimetri con lesione del tendine, tanto che si renderà necessario un intervento di ricostruzione, in programma oggi.
La ragazza, nota nell’ambiente sportivo per essere una campionessa di livello nazionale (ha gareggiato anche con l’Atletica Gorizia ndr), si è difesa come ha potuto raggomitolandosi ed impedendo così al pitbull di azzannarla in punti vitali come la gola. Nel frattempo le sue urla hanno portato all’intervento del proprietario dell’animale stesso. Il cane ha frenato il suo impeto solo una volta che il padrone lo ha tolto dal corpo della giovane. A quel punto sono stati chiamati i soccorsi mentre Beatrice Braini era ricoperta ovunque di sangue: sul posto sono arrivate un’ambulanza e le forze dell’ordine che in queste ore stanno cercando di ricostruire esattamente l’accaduto e cercheranno di capire come sia stato possibile che l’animale sia stato lasciato libero di avventarsi contro la venticinquenne.
Il proprietario del pitbull si è scusato con la ragazza e i suoi famigliari per l’accaduto ma, data la gravità del fatto, presumibilmente la questione non si chiuderà qui. L’aggressione è avvenuta nel giro di un paio di secondi: a raccontarne la dinamica è il padre di Beatrice: «Da quanto mi hanno spiegato le mie figlie – sottolinea – il pitbull era libero in strada senza guinzaglio, collare né museruola, molto probabilmente scappato da un’abitazione non lontana, ed è arrivato correndo come una furia. Istintivamente le mie figlie hanno fatto indietreggiare gli husky dietro di loro nella speranza che l’aggressore si fermasse, ma così non è stato, anzi. Il cane non ha attaccato i propri simili, si è diretto su mia figlia: si è proprio disinteressato degli altri cani e ha scaricato i suoi morsi sul braccio di Beatrice, lacerandolo. Per fortuna il padrone si trovava nei pressi e quando si è reso conto che l’animale stava azzannando mia figlia lo ha fermato, altrimenti non so cosa sarebbe potuto succedere. Si è sfiorata la tragedia. Se mia figlia non avesse avuto la prontezza di riparare la gola non so se saremmo qui a raccontare qualcosa di ancor più terribile».
Subito dopo l’aggressione Beatrice Braini è stata trasportata all’ospedale di Gorizia, dove è stata medicata. Riusciva a muovere tutte le dita della mano, e dopo essere stata rimandata a casa in attesa dell’operazione prevista per la giornata di oggi, ha passato la notte sotto sedativi per lenire il dolore ma sino a ieri non percepiva la sensibilità di pollice, indice e medio. Un ulteriore accertamento sulle sue condizioni si è svolto poi ieri all’ospedale di Udine, dove la ragazza è stata visitata da uno specialista. La giovane teme eventuali ripercussioni anche sotto il profilo professionale: lavora assieme al padre nello studio dentistico di famiglia a Manzano. Una professione, dunque, nella quale l’utilizzo della mano e delle dita è fondamentale. Si attende ora l’esito dell’intervento di oggi per capire le esatte tempistiche del decorso post-operatorio.–
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