Piste a “luci rosse”: arriva il pacchetto sci+bordello

Il nuovo centro “Wellcum” in Carinzia propone pacchetti “turistici” a 299 euro: di giorno si scia a Tarvisio, alla sera gli incontri hard

TARVISIO. Pacchetti “turistici” che uniscono sesso e sci. La proposta arriva da Wellcum, il bordello aperto a fine novembre a pochi passi dal confine con l’Italia, a Hohenthurn. Due ingressi nella “casa dell’amore”, due pernottamenti nell’hotel della struttura e il trasferimento nelle stazioni sciistiche di Tarvisio, Pramollo e Kranjska Gora al prezzo di 299 euro (skipass escluso). È l’offerta di cui si parla sul sito internet di Wellcum, dove il pacchetto è descritto come “ciò di cui ha bisogno l’uomo in inverno”.

A parlare di questa nuova frontiera turistica (nuova per un comprensorio come Tarvisio, perlomeno da un punto di vista organizzato) è stata una trasmissione andata in onda qualche giorno fa su Italia Uno, “Lucignolo”. Un servizio di quasi dieci minuti che racconta, con minuzia di particolari, come funziona il “servizio” al Wellcum e in altri bordelli della periferia di Villaco. Non è un segreto che queste strutture siano frequentate soprattutto da italiani (nel nuovo centro di Hohenthurn si arriva addirittura a un 70% della clientela totale), che generalmente si mettono assieme e intraprendono un viaggio organizzato partendo da diverse città italiane: Bari, Roma, Bologna, Milano. Non mancano, ovviamente, gli aficionados friulani.

Nel servizio di “Lucignolo”, grazie a una telecamera nascosta, si vedono gli interni di Wellcum con la zona armadietti, dove i clienti si spogliano per indossare gli accappatoi, le camere, l’area relax e la zona di incontro con le ragazze, tutte rigorosamente seminude. Complessivamente, in Carinzia, le prostitute legalizzate sarebbero 500 distribuite tra i 30 bordelli del Land, per la gran parte provenienti dall’Europa dell’Est.

Un tema, quello delle case chiuse, che divide l’opinione pubblica non soltanto nel nostro Paese, ma anche in Carinzia, come dimostra il servizio tv, andato in onda con i commenti degli abitanti di Hohenthurn. Se ne parla, e molto, anche nel Tarvisiano (anche attraverso i social network, con il gruppo Facebook Tarvisio “Cortina da un pezzo”). C’è chi vede di buon occhio il passaggio di clientela che spesso e volentieri preferisce fermarsi nelle strutture italiane, e chi stigmatizza l’esistenza stessa dei bordelli.

«Tutto aiuta per aumentare il giro di gente in valle – confida un operatore turistico – se da noi le case chiuse non si possono riaprire, almeno riusciamo ad avere qualche vantaggio economico da chi si ferma a dormire nelle nostre strutture ricettive o sceglie i nostri ristoranti per mangiare».

I toni utilizzati dal servizio di Lucignolo non piacciono al sindaco Renato Carlantoni: «È ipocrita parlare di scandalo a luci rosse in Carinzia quando il 70% dei frequentatori è italiano». Il sindaco va oltre, lanciando una provocazione sul riutilizzo dei beni dello Stato: «Oltre confine aprono bordelli, casinò e centri commerciali. Tarvisio si ritrova con caserme vuote e con edifici fatiscenti che lo Stato non ci consente di riconvertire. Sicuramente un bordello o un casinò non sarebbero la soluzione a tutti i nostri problemi, ma costituirebbero un’alternativa in più per incrementare le presenze».

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