Piscine, foresterie e centri sportivi: ecco i project financing chiave del 2025
Depositato il piano per il polo di San Giovanni. In arrivo proposte per Bianchi, Acquamarina ed ex Crda
Il Comune di Trieste ha ufficialmente ricevuto la proposta di project financing per la ristrutturazione della piscina di San Giovanni, attualmente gestita dalla pallanuoto Trieste dell’imprenditore Enrico Samer.
L’intervento prevede la completa riqualificazione dell’impianto con una rifunzionalizzazione del secondo piano in ottica socio-sanitaria, tramite un investimento complessivo di 8 milioni di euro tra pubblico e privato.
I project del 2025
Il bando verrà pubblicato indicativamente per la primavera, e sarà solo il primo dei tanti progetti chiave che nel 2025 verranno completati o avviati tramite partenariato pubblico-privato.
Nei prossimi mesi sono infatti attese proposte per la nuova piscina terapeutica, per la copertura della Bianchi, per la riconversione dell’ex mensa Crda e per la gestione dello stadio Rocco, oltre al completamento del secondo lotto della Trieste Campus di via Locchi, già approvato.
Partenariati per oltre 65 milioni
Tra proposte già avanzate, attese o in corso di realizzazione in ballo ci sono opere supportate da parte privata per oltre 65 milioni di euro, senza contare i 620 milioni proposti da Costim per la riqualificazione del Porto Vecchio.
L’assessore al Project financing Everest Bertoli sottolinea «l’efficacia dello strumento: non solo per la capacità di attrarre risorse private, fondamentali per supportare le finanze comunali, ma anche perché il partenariato permette di sposare la visione del privato con la regia dell’amministrazione, dando uno sprint alle opere pubbliche e superando le difficoltà legate al nuovo codice degli appalti».
I primi esempi: energia e luce
L’anno appena concluso è stato un vero banco di prova, trainato anzitutto dalle iniziative pubblico-private in ambito elettricità-gas e illuminazione. In gennaio è partito il project con il raggruppamento d’impresa Siram-Veolia e Hse-Hera: una partnership con un valore di concessione di 165 milioni per 15 anni e lavori per 23 milioni (20,3 milioni da privati) per il miglioramento dell’efficienza energetica di uffici, scuole, case di riposo e musei comunali.
Il primo luglio è quindi decollato il contratto con Edison, subentrata a Hera Luce per la gestione dell’illuminazione pubblica: il project, della durata di 13 anni, prevede una concessione per 70 milioni e un investimento privato per 26 milioni.
La piscina di San Giovanni
L’altro ambito in cui il privato rivestirà un ruolo chiave sarà quello sportivo. Il 2025 si apre con la presentazione del project per la ristrutturazione della piscina di San Giovanni: gli uffici comunali dovranno ora esaminare la proposta, con l’obiettivo di andare a gara entro la primavera.
Il progetto prevede la riqualificazione dell’impianto, con una riconversione del secondo piano in chiave socio-sanitaria. Si andranno così a recuperare mille metri quadrati in cui insediare servizi di riabilitazione, diagnostica e medicina del lavoro.
L’intervento richiederà 8 milioni: metà dal pubblico (3,2 milioni dalla Regione e 800 mila euro dal Comune) e metà dal privato, il cui nome verrà confermato una volta validato il project.
L’acquamarina e lo stadio Rocco
Il nuovo impianto di San Giovanni si proporrà quindi come una sorta di “alternativa” all’ex piscina terapeutica, demolita dopo il crollo del tetto nel 2019.
Anche in questo caso si attende che i privati si facciano avanti. Come anticipato dal Piccolo, nei prossimi mesi una cordata di imprenditori guidata da Myrtha Pools, brand di Piscine Castiglione, dovrebbe presentare una proposta di partenariato per la realizzazione e futura gestione della nuova Acquamarina, per la quale il Comune può già disporre di 10,4 milioni da fondi pubblici. Sempre quest’anno dovrebbe veder luce il project per la gestione dello stadio Rocco: le interlocuzioni tra il Comune e la Triestina Calcio sono in corso.
La piscina Bianchi e l’ec Crda
A stretto giro sono attesi anche due project che rivoluzioneranno l’area di Sant’Andrea. Il primo è per la copertura della piscina Bianchi: si pensa a una struttura rigida, innovativa, che permetterà comunque di aprire la vasca durante l’estate.
Il costo stimato è di 6 milioni: metà da contributi regionali e metà dai privati. C’è poi l’ambizioso piano di ristrutturare l’ex Crda, l’imponente edificio dismesso di via Carli già sede della mensa della vecchia Fabbrica Macchine.
Qui si prospetta la riconversione in una foresteria per atleti con annessi spazi di ristorazione, relax e ambienti per riunioni. In questo caso l’intervento richiederà non meno di 20 milioni, di cui la metà da privati.
L’ultimo lotto di Trieste Campus
Il project per l’ex Crda, atteso per il 2025, andrebbe così a incastrarsi a pennello nel circondario di via Locchi, dove l’estate scorsa è stato inaugurato Trieste Campus, la cittadella sportiva realizzata sempre su iniziativa dell’imprenditore della logistica Samer.
Il campus si completerà presto con il secondo lotto, che prevede la ristrutturazione della vicina palestra di pallacanestro e pallavolo e la realizzazione di un moderno impianto fotovoltaico.
L’intervento complessivo per i due lotti è pari a 6,3 milioni di euro, di cui circa 5 milioni da iniziativa privata.
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