Piscina terapeutica in Porto vecchio Sul project financing risposte il 10 luglio

Il Comune ha pubblicato l’avviso per cercare operatori privati Previsti anche idromassaggi, saune, “spa”, bar e ristoranti



C’è addirittura la proposta di un nome: Piscina terapeutica & centro acquatico polifunzionale “Tergeste Mare Aquae”, ma è solo un’ipotesi di intitolazione che, se non piace, potrà essere cambiata.

A mezzogiorno di venerdì 10 luglio il Comune avrà modo di apprendere se e quanti operatori-associazioni-imprese-professionisti nazionali/internazionali sono disposti a partecipare a un project financing pubblico-privato il cui scopo è realizzare - come da premessa - la nuova piscina terapeutica e un nuovo centro acquatico in Porto vecchio.

Con discreta puntualità rispetto all’annuncio di venti giorni addietro, il direttore dei Lavori Pubblici comunali, Enrico Conte, ha emanato un avviso per una consultazione preliminare di mercato: cioè, prima di partire con procedure ufficiali di gara, il Municipio gradisce verificare il livello di attenzione che i “portatori di interesse” nutrono nei confronti di questa iniziativa.

L’avviso conferma le indicazioni della vigilia: a differenza del “progetto Monticolo” mirato sulla terapeutica, il Comune ha in mente una struttura più articolata dove convivono gli aspetti fisioterapeutici e quelli ricreativi. La piscina principale - scrive il documento - è quella finalizzata alla cura ed è accompagnata da vasche più piccole a ludica finalità (idromassaggio, infanzia, ecc.).

Poi sauna, “spa”, bar e ristorante panoramico, spazi “verdi”, altre “opere calde” per riproporre un’espressione che a Conte piace molto. Novità, rispetto alle anticipazioni, la possibile valorizzazione del fronte mare attraverso il noleggio degli ombrelloni, da definire però con l’Autorità portuale competente sul bagnasciuga.

Il Comune, proprietario del sito Porto vecchio, indica quali sono i luoghi deputati ad accogliere il nuovo compendio acqueo: vi partecipano i Magazzini 32-33 e l’edificio 133, che appartenevano negli anni Venti al cosiddetto “quartiere Ford”, ovvero alla zona dove Henry Ford insediò la base adriatica della casa automobilistica statunitense.

In pratica siamo alle spalle del “28-bis”,la nuova struttura che fa parte del centro congressi Tcc insieme ai Magazzini 27 e 28. La superficie complessiva degli stabili interessati non è inferiore - scrive Conte nell’avviso - a 7000 metri quadrati.

Un aspetto delicato: i 32-33-133 - precisa il testo - non sono sottoposti a un vincolo diretto bensì a un vincolo “indiretto” perchè tutto il Porto vecchio è soggetto alla tutela del Codice dei beni culturali. «Pertanto - sentenzia l’avviso - verrà attribuita particolare importanza all’aspetto qualitativo da riservare alla riqualificazione architettonica degli immobili intetessati». Il Comune - incalza Conte - terrà nel debito conto il fatto che il nuovo polo sorgerà non lontano dalle società veliche operanti nell’area Barcola-Bovedo.Anche Roberto Dipiazza si è convinto che la strada del project financing è quella meglio praticabile nella logica comunale. La “proposta Monticolo” ha l’handicap - secondo il Municipio - di un’eccessiva onerosità finanziaria correlata al ruolo di Mediocredito Trentino-Alto Adige, il cui intervento iniziale verrebbe rimborsato dal Comune nell’arco di un ventennio. Il “Theresianum” avrebbe come partner Sgm, Policlinico Triestino, Triestina Nuoto. Il sindaco ha invitato Andrea Monticolo a partecipare alla consultazione di mercato, modificando in sostanza la portata del progetto presentato dall’imprenditore edile-impiantistico: più di venti giorni per pensarci. —



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