Piscina out all’Ausonia: Us Triestina Nuoto e Pallanuoto restano senza “casa”

TRIESTE Dopo la chiusura e il sequestro della piscina dell’Ausonia sorge il problema per chi, quello specchio d’acqua, lo utilizza per le proprie attività sportive e ricreative. Su tutte Us Triestina Nuoto e la Pallanuoto Trieste. Soprattutto la società del patron Samer è di casa al bagno Ausonia con le sue due prime squadre maschile e femminile. Entrambe le formazioni, come da tradizione ormai consolidata da anni, organizzano il raduno e l’inizio degli allenamenti proprio nello stabilimento balneare di Riva Traiana, cornice ove ogni estate è solita svolgersi anche la festa della società.
I sigilli disposti dalla magistratura dopo il cedimento di sabato mattina rappresentano dunque un ostacolo difficile da superare per le due massime rappresentative della pallanuoto locale, rimaste nel frattempo “orfane” anche della piscina Bianchi. La settimana scorsa, infatti, nella struttura di largo Irneri sono iniziati i lavori di ristrutturazione del soffitto, presentati alla stampa paradossalmente proprio poche ore prima dell’improvviso collasso del tetto dell’Acquamarina.
Un intervento che riguarderà l’adeguamento della soletta di copertura esterna della struttura. I lavori alla Bianchi dureranno almeno sei mesi e, in considerazione dello stato in essere delle piscine cittadine, diventano ancora più stringenti i tempi per il loro completamento. Oltre alla manutenzione straordinaria del soffitto, però, la piscina Bianchi ha in corso una manutenzione periodica importante che riguarda la piscina in senso stretto.
«È evidente che vogliamo evitare che in futuro anche alla nostra struttura venga lamentata una mancanza di manutenzione - spiega il direttore del centro federale della Fin Franco Del Campo -. Fermo restando questo principio, così come ho avuto modo di spiegare alle società direttamente interessate, faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per venire loro incontro, proprio perché la situazione che sta vivendo la città in fatto di strutture acquatiche è molto particolare. È nostra intenzione aiutare non solo società come la Pallanuoto Trieste, ma anche quella parte della clientela dell’Acquamarina che utilizzava la piscina di Campo Marzio per il nuoto».
Trovare un punto di incontro tra Fin e Pallanuoto Trieste in particolare, consentirebbe alla realtà di waterpolo locale di non “emigrare” altrove proprio nel periodo dell'importante preparazione estiva. Nel frattempo al bagno riprendono le attività che esulano dall’utilizzo della piscina. La discoteca Ausonia beach club, chiusa sabato sera vista la giornata caotica, riaprirà i battenti già mercoledì, proponendo ai triestini rimasti in città le apprezzatissime serate estive.
«Ci tengo a sottolineare che la struttura balneare è aperta - ricorda la presidente della Cooperativa “La Croce del Sud” Cristiana Cecchini, che ha in gestione la struttura -. Alla fine sono chiusi solamente la vasca d’acqua all’aperto e i trampolini». Una zona colpita dalle ripetute mareggiate e dai “neverini” degli ultimi tempi. Eventi meteorologici che, uniti, hanno dato forse il colpo di grazia a una struttura segnata dal tempo e che era già stata parzialmente interedetta al pubblico.
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