Piscina comunale chiusa e istruttori senza paga
La stagione al coperto del polo natatorio di Monfalcone per ora non inizia. Lunedì mattina l’impianto era chiuso, con un cartello che rinviava all’8 settembre per maggiori informazioni, e gli spazi acqua non ancora assegnati dal Comune.
Nel frattempo gli insegnanti di nuoto che tengono i corsi nella piscina di via Capitello del Cristo e i centri estivi nell’impianto all’aperto retrostante alla struttura coperta non vengono pagati da un paio di mesi. Sono una quindicina di persone, inquadrate come collaboratori dell’Asd Centro sociale nuoto, che tiene buona parte dei corsi su incarico di General service, gestore della piscina da quasi 30 anni, ma che potrebbe non esserlo più nel corso dell’autunno. Il Comune ha aperto, infatti, la gara d’appalto per l’assegnazione della gestione delle piscine coperta e scoperta (non dell’area wellness Acquamica), scelta obbligata dalla normativa in materia di servizi pubblici a rilevanza economica, ma che potrebbe aver destabilizzato una situazione già complicatasi negli ultimi anni a causa delle difficile convivenza tra Generale service, Centro sociale nuoto e Rari nantes Adria, storica società natatoria di Monfalcone. Il nuovo gestore, del resto, subentrerà appena a gennaio, a stagione invernale sulla carta già iniziata da quello uscente.
In realtà, il mancato pagamento dei collaboratori, spiega il vicesindaco e assessore allo Sport, Omar Greco, sarebbe dettato da difficoltà finanziarie del Centro sociale nuoto. «Il problema delle persone impiegate in piscina - afferma - è ben presente all’amministrazione e abbiamo già avuto degli incontri». Che la situazione sia complicata lo dimostra la mancata assegnazione, perlomeno fino a lunedì mattina, degli spazi acqua da parte del Comune agli utilizzatori della piscina.
«Non abbiamo ancora assegnato gli spazi acqua», ha confermato lunedì mattina l’assessore allo Sport, non tranquillizzando così i genitori degli atleti che praticano il nuoto a livello agonistico. «Mi risulta che siano preoccupati tutti, quelli iscritti alla Rari nantes, ma anche quelli che gareggiano per il Centro sociale nuoto», afferma la consigliere di “Obiettivo Monfalcone”, Anna Cisint, che lunedì ha presentato un'interrogazione al sindaco Silvia Altran, chiedendo chiarezza sull’immediato futuro dell’attività del polo natatorio. «In questi ultimi giorni è emersa la possibilità che il gestore non provveda a riaprire per la consueta attività l’impianto natatorio - dice la Cisint -. Lunedì 1° settembre la piscina era chiusa e sul cancello albergava un cartello con la scritta: per informazioni dall’8 settembre. Da informazioni assunte il pericolo che il servizio pubblico venga interrotto è rilevante». Il contratto in essere tra Comune e gestore disciplina, però, per il consigliere l’eventuale interruzione del servizio pubblico affermando che nella fattispecie ci deve essere l’intervento sostitutivo del Comune stesso.
Al sindaco la Cisint chiede di farsi «garante dell’urgente riapertura dell’impianto natatorio sia per lo svolgimento dell’attività sportiva agonistica e non delle associazioni, sia per la funzione sociale che la piscina e il suo utilizzo rivestono per la comunità non solo monfalconese».
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