Pipistrel partner di Uber per sviluppare taxi volanti
La slovena Pipistrel sarà partner di Uber per sviluppare i «taxi volanti» che, secondo l’azienda californiana, saranno fondamentali per la mobilità del futuro. L’intesa è stata raggiunta a Dallas.
È un altro importante passo in avanti in termini di innovazione e sostenibilità per la società di Ivo Boscarol, che punta sulla sostenibilità e produce velivoli ultraleggeri ad Aidussina e, prossimamente, anche nello stabilimento di Gorizia dove sarà realizzato il “Panthera”.
Come si ricorderà, Pipistrel, lo scorso anno, concluse un accordo multi-milionario con una società cinese per lo sviluppo dei sistemi di azionamento elettrici e altre tecnologie per promuovere la mobilità sostenibile nell’aviazione. Pochi mesi fa, invece, ha fatto decollare dall’aeroporto di Stoccarda un velivolo ibrido con la tecnologia della cella a idrogeno, in collaborazione con l’Istituto Nazionale per la tecnologia aerospaziale tedesco.
I velivoli che nasceranno da questo accordo saranno al 100% elettrici, con la possibilità di decollo e atterraggio verticale ed in grado di percorrere 100 miglia (circa 160 km) in 40 minuti, con un’unica ricarica delle batterie. Questi mezzi potranno raggiungere una velocità massima di 240 km/h e l’iniziativa sarebbe indirizzata soprattutto per i pendolari, con l’obiettivo di risolvere (o almeno snellire) i problemi di traffico, legati agli spostamenti per raggiungere il posto di lavoro.
La società americana Uber ha assunto un paio di mesi fa Mark Moore, ex ingegnere Nasa, ed ha annunciato negli ultimi giorni le partnership con Bell Helicopter, Embrear, Aurora, Pipistrel e Mooney, tutte società che stanno sviluppando velivoli con decollo ed atterraggio verticale. Uber dunque ci crede, anche se saranno numerosi gli ostacoli, anche legislativi e legati all’utilizzo degli spazi aerei, da superare per rendere davvero realtà questo progetto.
«Saremo ottimi partner di Uber per sviluppare il design di questi velivoli - ha detto Ivo Boscarol, numero uno della Pipistrel, dal palco di Dallas -. Nessun produttore di velivoli elettrici al mondo può vantare la nostra esperienza nel mercato dell’aviazione elettrica, e una delle grandi sfide sarà quella di aiutare le persone a non avere più paura di volare. Ogni volta che capita un incidente stradale tutti si chiedono se l’autista fosse ubriaco, mentre quando sentiamo di un incidente aereo ci domandiamo se ci fosse un guasto al motore».
«Siamo onorati - ha concluso il patron della Pipistrel - che una compagnia come Uber abbia scelto Pipistrel, e posso dire che condividiamo l’obiettivo di migliorare la qualità della vita, soprattutto nelle grandi città dove bisogna combattere l’inquinamento ambientale e acustico».
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