Pioggia e vento ma la Ecomaratona supera il maltempo e le polemiche

Nell’ultramaratona Marco Visintini è profeta in patria ma sui 26 chilometri Nihorimbere porta in trionfo l’Africa
Cormons 28 Aprile 2019 Ecomaratona del Colliobrda ©Foto Petrussi
Cormons 28 Aprile 2019 Ecomaratona del Colliobrda ©Foto Petrussi



. L’ultrarunner profeta in patria nella corsa più lunga; la prima volta di un trionfo africano nella mezza maratona, proprio nel weekend in cui infuriano le polemiche a Trieste; il maltempo, protagonista ma mai quanto la bellezza del percorso; e, non ultima, la partecipazione del ministro dell’Agricoltura sloveno Aleksandra Pavec. Sono davvero tanti i temi proposti da un’EcoMaratona del Collio-Brda che a causa delle bizze di Giove Pluvio non resterà negli annali come quella con il numero di partecipanti più alto, ma che ha ugualmente regalato un fine settimana di grandi emozioni e sport di altissimo livello a Cormons e dintorni.

La “copertina” non può non andare al vincitore della massacrante corsa da 46 chilometri lungo i saliscendi del Collio italiano e sloveno, anche perché il trionfo è arrivato sulle strade di casa: Marco Visintini, infatti, pur tesserato con la società “Aldo Moro” di Paluzza è cormonese doc e la sua gioia al traguardo era evidente dopo aver chiuso il tracciato in meno di 3 ore e mezza. E pensare che ha corso in condizioni fisiche non del tutto ottimali: «Mi portavo dietro alcuni acciacchi ma allo stesso tempo mi sentivo bene – ha commentato alla fine del suo immane sforzo – sono partito subito fortissimo per provare a testarmi fin dai primi chilometri: il mio corpo ha risposto bene, e ho proseguito mantenendo sempre un distacco di sicurezza sul secondo classificato. Sono molto contento, la gara è stata dura perché il meteo ha reso il terreno in alcuni tratti scivoloso con molto fango: ma è andata bene». Alle sue spalle è arrivato con oltre sei minuti di ritardo Mattia Zoia dell’Atletica Biotekna Marcon, mentre sul terzo gradino del podio si è posizionato Marco Cicigoi dell’associazione organizzatrice, la Maratona “Città del Vino” di Buttrio. Tra le donne, primo posto per Sara Lavarini del Niù Team in 4h26’, seguita da un’altra atleta di casa, la festeggiatissima Astrid Faganel (Jalmicco corse) con Elisabetta Randazzo dell’Azzano Runners in terza posizione. Nella corsa più breve, se così si può chiamare una fatica lunga 26 chilometri, hanno dettato legge gli atleti africani per il primo successo di sempre a Cormons di un corridore proveniente dal Continente Nero: primo Celestin Nihorimbere, dal Burundi, in 1h44’50”, secondo il keniano Cosmas Kigen, per un podio tutto straniero chiuso dallo sloveno Ales Zontar.

Inevitabile, viste le polemiche del giorno prima riguardanti la mezza maratona di Trieste, toccare l’argomento “atleti africani” con il presidente dell’associazione organizzatrice dell’EcoMaratona del Collio-Brda, Manlio Balloch. «La nostra corsa non prevede inviti – specifica – chi vuole venire a gareggiare può farlo senza nessun problema pagando la quota d’iscrizione e presentando un certificato di idoneità agonistica. Lo sport è inclusione e condivisione, non dev’essere null’altro. Trieste? Il problema di chi si approfitta di alcuni atleti indubbiamente esiste, ma è stato posto male da un punto di vista comunicativo e ha dato adito a polemiche di tipo politico che nulla c’entrano con questo tipo di manifestazioni».

Se tra gli uomini la vittoria è stato un discorso tutto africano, tra le donne il dominio è stato sloveno: prima Lucija Krkoc, che ha letteralmente demolito ogni concorrenza trionfando con il tempo di 2h5’15”, precedendo di ben 12 minuti la connazionale Andreja Godec mentre al terzo posto si è classificata Anna Solari della Libertas Udine. C’è stato anche qui, però, un tocco di cormonesità: ai piedi del podio, quarta, è arrivata un’atleta che gareggiava in casa, la trionfatrice dell’edizione 2018 Tiziana Casali.

Nemo propheta in patria? Non è certo così, tra gli incantevoli saliscendi del Collio cormonese nei quali protagonisti sono stati, sì, pioggia, vento e fango, ma anche la passione dei circa 500 corridori al via. –



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