Piogge e alta marea: da giovedì altre allerte in arrivo, il Comune di Trieste rinvia la conta dei danni
Fra giovedì e venerdì annunciate nuove giornate a rischio

TRIESTE Il Comune è costretto a rinviare alla prossima settimana la quantificazione esatta dei danni della mareggiata che nei giorni scorsi ha colpito Barcola. Il motivo? Tra giovedì e venerdì è prevista un’ulteriore allerta meteo. Ancora pioggia e altre possibili conseguenze.
Per stabilire l’ammontare dei fondi necessari – e quanti chiedere alla Regione – si attende un miglioramento del quadro meteo.
L’assessore comunale alle Politiche del territorio Michele Babuder, dopo i sopralluoghi di questi giorni (tra cui anche quello di domenica scorsa assieme all’assessore regionale con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi), ha intanto stilato con gli uffici un elenco degli interventi.
La relazione tecnica emersa da una riunione di coordinamento tra uffici (Dipartimento Territorio, Ambiente, Lavori Pubblici e Patrimonio) ha individuato le criticità fin qui accertate a partire dal lungomare Benedetto Croce (colpita anche la zona del “bunker”) al bivio di Miramare (come noto è stato pesantemente colpito anche lo stabilimento “Sticco”)
Si tratta, in particolare – dall’inizio della Pineta in poi – del danneggiamento della pavimentazione in cubetti di porfido e del distacco di intere lastre di masegno della banchina. Intaccati in modo significativo anche i muri di contenimento sottostantii: così in Pineta, ma anche tra il Cedas e il locale “Il Pane Quotidiano”.
A ciò si aggiunge la presenza di vario materiale spiaggiato: tronchi, alghe, boe e spazzatura, che si sono accumulati dopo la mareggiata. Uno scenario del genere non si era mai visto.
Il Comune ha constatato anche criticità di diversa natura ai “Topolini”, come il distacco di serramenti, panchine in cemento armato, parapetti e le lastre di pietra che compongono i moli.
Non solo. In Pineta sono state divelte pure quattro panchine in pietra bianca, altre tre sono state spostate; tre piante di ginepro sono state spezzate, sei aree gioco ora sono piene di terriccio e sabbia sulla pavimentazione in gomma. La salsedine, inoltre, potrebbe causare ulteriori disseccamenti della vegetazione (ginepri e oleandri soprattutto).
Lungo la passeggiata a mare e davanti ai “Topolini” sono stati accertati alcuni cedimenti strutturali. I tecnici, viene precisato nella relazione del municipio, si sono riservati di effettuare ulteriori approfondimenti per verificarne la consistenza.
La violenza delle onde, infine, ha divelto parti di scogliera a protezione dei moli presenti a Barcola trascinando a largo diversi massi rocciosi.
Fin qui l’elenco degli effetti del maltempo. Ma, come detto, è una lista che potrebbe anche allungarsi, viste le previsioni per questi prossimi giorni: per domani e venerdì sono dati per certi temporali e piogge intense.
Anche martedì non è mancata l’alta marea: così a Trieste, lungo tutto il litorale, con onde altissime a Barcola, fino alla Bassa friulana, con picchi di oltre un metro. Il vento forte di scirocco e le precipitazioni intense dell’altra notte hanno invece comportato allagamenti, smottamenti e cedimenti di alberi. A Trieste il livello del mare è salito fino a raggiungere i bordi dei ponti (e della strada) in Canal grande, impedendo il transito delle barche, così come anche sul Molo Audace e sulla Scala reale, dove l’acqua è salita al di sopra dei gradini ma senza raggiungere la strada né piazza Unità (allagata però dalla pioggia).
Sono state evidenziate criticità pure in altre zone della città: vicolo della Rose, ad esempio, è stato nuovamente chiuso al traffico nella parte alta (dal civico 75 all’incrocio con via dei Molini) a causa delle presenza di detriti sulla carreggiata.
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