Piogge da record Il lago di Vrana si alza di 45 centimetri

A novembre caduti 530 litri d’acqua al metro quadrato sull’isola di Cherso. Veglia alle prese con l’acqua alta e gli allagamenti

CHERSO. Se c’è una cosa che non devono temere gli abitanti dell’ arcipelago di Cherso e Lussino questa è la sete. Il loro lago di Vrana, nell’ isola di Cherso, unico bacino d’ acqua potabile, ha potuto giovarsi negli ultimi due mesi e mezzo di un’abbondante quantità di pioggia, che ha visto il suo livello innalzarsi di ben 45 centimetri. Lo ha confermato Lino Sincic, direttore della municipalizzata chersina Vodovod i Cistoca.

Interessante rilevare che nei primi otto mesi del 2012 su quest’ isola quarnerina sono caduti 244 litri di pioggia per metro quadrato. Settembre, ottobre e i primi 12 giorni di novembre hanno fatto precipitare su Cherso addirittura 530 litri, rendendo il lago di Vrana bello e “pasciuto”. Del resto lunedì scorso a Vrana sono stati registrati addirittura 136 litri di pioggia, che è la misura record negli ultimi 20 anni. A Lussinpiccolo le precipitazioni hanno toccato l’ altro ieri quota 117 litri, con la rete fognaria che non è riuscita a smaltire simili quantitativi. I vigili del fuoco sono intervenuti numerose volte nel capoluogo isolano e anche a Rovensca, dove i maggiori danni sono stati patiti dai proprietari di rivendite e uffici. Non poche le barche andate a fondo perché sprovviste di tenda e con i titolari che – impediti da una pioggia battente e durata per ore – non hanno potuto agire in tempo.

Interessante inoltre rilevare che a Cherso i dati meteorologici vengono raccolti dalle suore benedettine. L’unico dato che non possono rilevare è la temperatura del mare in quanto la loro congregazione vieta che escano dal monastero chersino.

Se l’ arcipelago ha avuto a che fare con piogge copiose, sull’ isola di Veglia è tornato il temuto fenomeno dell’acqua alta. Lunedì il livello del mare ed anche i 120 litri di pioggia per metro quadrato hanno allagato negozi, bar, ristoranti e pizzerie del nucleo storico di Veglia città, con numerose chiamate per i pompieri. Dopo quanto avvenuto il primo novembre, l’acqua alta si è nuovamente accanita sul capoluogo isolano, allagandolo di un buon mezzo metro, al punto da farlo sembrare una Venezia in miniatura.

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