Pigmenti pericolosi nei tatuaggi sequestri anche nell’Isontino
Crescono in tutt’Italia i sequestri di pigmenti composti da sostanze nocive e impiegati per disegnare tatuaggi sulla pelle. Si tratta di inchiostri provenienti dagli Stati Uniti e banditi dal nostro paese perché ritenuti tossici. Una delle otto confische eseguite recentissimamente dai Nas-Nuclei antisofisticazione e sanità dei Carabinieri sulla penisola è avvenuta anche nella nostra Regione, in uno studio a Udine, dove lo scorso 7 gennaio è stato prelevato un lotto di pigmento color brown che, analizzato da Arpa, ha rilevato presenza di arsenico in concentrazione superiore ai limiti consentiti dalla relativa risoluzione europea. L’articolo è stato sottoposto a divieto di commercializzazione, ritiro e richiamo.
L’incremento di tatoo ha comportato un controllo maggiore da parte delle autorità preposte, cosa che per esempio non avveniva dieci anni fa e ciò rappresenta senz’altro un aspetto positivo della faccenda. L’Isontino, comunque, non è passato indenne alle verifiche, come confermano i Nas, pur se la stragrande maggioranza degli inchiostri prelevati e analizzati è risultato perfettamente in regola.
La scorsa estate, infatti, ma la notizia è emersa solo ieri, in uno studio dell’Isontino (ma non a Monfalcone) è stato sequestrato un lotto di pigmenti color arancione, per la precisione bright orange, a causa della presenza di metalli pesanti.
Nessuna colpa o addebito a carico dell’ignaro titolare d’attività, come sottolinea il capitano dei Nas di Udine Fabio Gentilini: «È esente da responsabilità perchè ha acquistato il prodotto in buona fede: il contenuto analizzato da Arpa non corrisponde all’etichetta, invece regolare. Diverso è il discorso per il produttore, sottoposto a sanzione».
Per il Ministero della Salute non ci sono dubbi, pigmenti tossici possono provocare il cancro. Di recente ha allungato l’elenco di inchiostri al veleno prodotti negli Stati Uniti, inserendo i colori caramello e hot pink, entrambi della marca Eternal Ink Usa. Solo nell’ultimo anno il numero dei pigmenti per i quali il Ministero ha vietato la commercializzazione e imposto il ritiro per la presenza di arsenico, ammine aromatiche o altre sostanze vietate in Europa è salito a quota 18.
Otto i sequestri, tra cui quello friulano, di pigmenti per tatuaggi avvenuti in un mese in Italia: il faro si è acceso sui prodotti pericolosi per la salute impiegati per disegnare tattoo. L’allarme è arrivato direttamente dal Ministero della Salute che dal 12 dicembre 2018 al 15 gennaio 2019 ha effettuato la confisca dei lotti di inchiostri tossici attraverso i Nas. —
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