Piero Camber condannato a restituire 16mila euro

Colpa grave, ma anche dolo. È la motivazione della condanna di Piero Camber, ex consigliere regionale del Pdl e attuale consigliere comunale di Forza Italia a Trieste. La Sezione giurisdizionale della Corte dei conti lo ritiene responsabile di danno erariale e gli impone di risarcire 16mila 332,83 euro alla Regione. E per colpa grave e danno alle casse della Regione anche Luigi Cacitti, ex consigliere regionale del Pdl, dovrà restituire soldi all’amministrazione, 13mila 396,14 euro.
I giudizi dei magistrati Alfredo Lener (presidente del Collegio), Paolo Simeon e Giancarlo Di Lecce, si riferiscono ai rimborsi ottenuti da entrambi nel 2011, rimborsi “mascherati” da spese di rappresentanza, come sostenuto dal procuratore regionale della Corte dei conti, Maurizio Zappatori. In entrambi i casi la somma è stata limata per il concorso di colpa dell’ex Ufficio di presidenza del Consiglio (10%) e dell’ex capogruppo (5%). È probabile il ricorso in appello a Roma, ultimo grado di giudizio nei processi per danno erariale. Il Collegio bolla come illegittime le spese di Camber del 24 e 27 dicembre per pesce fresco (218 euro), ma anche l’acquisto di pane e latte, per un euro e 50 cent, un euro e 86 cent, due euro e 39 cent. Spese che Camber ha motivato come offerte ai bisognosi, correggendo poi il tiro. E spiegando che quelle compere servivano a comprendere le reali esigenze dei cittadini.
La Sezione è netta, nega finalità di rappresentanza e aggiunge: “La beneficenza si fa con il denaro proprio, non con quello pubblico”. Nulla da fare nemmeno sui rimborsi per pranzi, cene e consumazioni al bar. Come le tre spese nello stesso giorno – il 31 dicembre 2010 – in un rifugio di Corvara. Illegittimi anche gli acquisti di biglietti d’ingresso a mostre a Villa Manin, l’ormai famoso viaggio a Bruxelles per 17 persone e l’altrettanto nota consumazione in un locale notturno di cui Camber ha uno scontrino: erano le ore 23.52 «e il locale diventa notturno solo verso l’una del mattino», ha detto l’ex consigliere Fvg. Bocciati i rimborsi per trasferte, perché senza indicazione dei motivi e dei luoghi, da 390 euro per albergo e trasferta a 7 euro di taxi, fino a 225,75 euro per un biglietto aereo. Spiegazioni così vaghe – scrive il Collegio – che non è nemmeno possibile provare se le spese siano state sostenute da Camber o da altri. Alcuni acquisti, invece, sono stati resi alla Regione, come due crocifissi e due ricevitori digitali.
L’ex pidiellino Cacitti aveva risarcito 9mila 886,05 euro alla Regione, ma di restituire i soldi per i rimborsi chilometrici proprio non ne voleva sapere. I magistrati lo condannano a rendere tutto. Anche perché – rileva il Collegio – per i trasferimenti da Trieste a Tolmezzo (luogo di residenza di Cacitti) l’ex incassava ogni mese più di 3mila euro forfettari, esentasse. Eppure in alcuni casi Cacitti ha indicato come località raggiunta Trieste oppure un luogo lungo il percorso Tolmezzo-Trieste.
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