È morta a 101 anni Pierina Moos, la “nonnina” di Capriva
Era la più anziana del paese. Nata a Moruzzo, ha lavorato nella nota azienda Del Do

Una colonna. Ma anche una memoria storica e una figura che ha contrassegnato la quotidianità di un paese piccolo ma estremamente vitale. La comunità di Capriva del Friuli, ora, è più sola per la scomparsa della sua “nonnina”. Si chiamava Pierina Moos vedova Del Do e, proprio quest’anno, avrebbe compiuto 102 anni.
Pierina nacque Moruzzo, ridente località della zona collinare di Fagagna in provincia di Udine «ma - racconta don Maurizio Qualizza, parroco di Capriva del Friuli - aveva sempre in mente la Pieve di santa Margherita del Gruagno che, dall’alto, fa spaziare lo sguardo su tutto il Friuli fino al mare: panorami mozzafiato che, spesso, aveva gustato e gli erano rimasti impressi nel cuore, come amava raccontare».
Ma era diventata rapidamente una caprivese tutta d’un pezzo. Arrivata nel paese isontino alla fine degli anni Quaranta si era sempre impegnata nel mondo del lavoro prestando la sua opera nell’allora piccola azienda familiare “Del Do”, poi ingranditasi e conosciuta da tutti. Una vita di lavoro intenso la sua ma anche di preghiera e di dedizione verso l’amata famiglia.
«Famiglia, la sua, che nella persona dei figli non l’ha mai lasciata sola ma sempre accudita fino all’ultimo secondo nella sua abitazione - ricorda ancora don Maurizio -. Ricordo indelebile è rimasta la festa per i suoi cent’anni vissuta assieme ai suoi cari, con la presenza del sindaco, la benedizione del Papa e tanti attestati di simpatia e amicizia. Bella la liturgia di commiato, tutta cantata, una festa per l’ingresso di Pierina nella casa del Padre, nei cieli».
Nella sua omelia, don Qualizza l’ha voluta ricordare con parole di affetto e di commozione, affermando: «A lei va il nostro pensiero pieno di gratitudine per ciò che è stata, le tantissime belle relazioni intessute a Capriva del Friuli assieme ai suoi cari, con il suo tratto distinto, discreto, cordiale e accogliente. Per un attimo, il pensiero va al passato, alla sua vita di amore e dedizione alla famiglia, alla sua bontà d’animo e alla sua attenzione a tutti quanti l’hanno conosciuta, per il suo ricordo con la preghiera e le messe da celebrare per tutti i suoi defunti, pensiero che non le mancava mai». E ha concluso esprimendo, a nome della comunità, un grazie «per la sua lunga vita, per la sua testimonianza cristiana. Il suo ricordo tra noi resti in benedizione».
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