Piedimonte, il “cimitero” degli edifici abbandonati

Tante case transennate e a rischio crollo in diversi punti del quartiere Il presidente Bandelj: «Basta costruzioni nuove, si recuperi l’esistente»

Mentre il quartiere sta cercando di rilanciarsi (vedi polo tecnologico) ed abbellirsi, c'è una parte di Piedimonte che, lentamente ma inesorabilmente, sta cadendo a pezzi. Colpa del tempo che passa, e dell'oblio che colpisce alcuni vecchi edifici del borgo. Lo spunto per fare un giretto in mezzo alle sue viuzze caratteristiche e tra le sue vecchie abitazioni, arriva dall'ultimo fatto di cronaca, in ordine di tempo, il parziale crollo di parte dell'intonaco e del tetto della vecchissima casa abbandonata che sorge all'inizio di via Brigata Cuneo, non lontano dall'intersezione con le vie 4 Novembre e Monte Calvario. Un episodio accaduto subito prima delle festività natalizie. Per fortuna in quel momento nessun passante stava transitando nei pressi dell'edificio, ma già da tempo il Consiglio di quartiere aveva chiesto di mettere in sicurezza quell'area, senza che nessuno intervenisse. «Avevamo chiesto diverse volte un intervento dei vigili – spiega Walter Bandelj, presidente circoscrizionale – e l'ultima lettera era datata inizio dicembre. Proprio pochi giorni prima del crollo. Fortunatamente nessuno si è fatto male, ed ora la casa è stata transennata ed il traffico pedonale è stato indirizzato chiaramente sul lato opposto della carreggiata».

Nel 2011, forse lo ricorderete, era collassata parte di un'abitazione di via Attems, che aveva costretto le autorità a chiudere per ben 3 giorni il traffico nella strada. I proprietari si interessarono velocemente di risolvere la situazione, e non ci furono poi ulteriori disagi. Sempre a Piedimonte, poi, c'è un altra storica casa abbandonata. Si tratta della cosiddetta villa Brumat, vicino a dove sorgeva l'ex panificio Scorianz. Anche qui la struttura fatiscente ed abbandonata è invasa dalla vegetazione. Non esattamente un bel biglietto da visita per chi vi transitasse davanti. Lungo via Brigata Cuneo e via 4 Novembre, poi, vi sono altri edifici in stato di parziale o totale degrado. Il muretto disastrato nei pressi del cimitero, tanto per dire, ma anche altri punti della vecchia zona industriale. «E tutto questo mentre il quartiere sta vivendo una fase di rinnovamento, con diversi edifici nuovi che si stanno costruendo – dice il presidente del consiglio di quartiere Walter Bandelj -. A mio parere questo non ha un reale senso: sarebbe piuttosto importante recuperare l'esistente, in modo da evitare situazioni come quelle che conosciamo, non occupare ulteriore terreno libero e mantenere l'aspetto e la struttura originaria del quartiere». Un discorso, questo, che però non vale solamente per Piedimonte. «Esatto – dice Bandelj -. Senza voler mettere il naso in casa d'altri, mi fa male vedere i campi dove un tempo nasceva la Rosa di Gorizia, a Sant'Andrea, ora sostituiti da condomini o nuove abitazioni».

Marco Bisiach

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