Picco di contagi nel Land di Hermagor: serve il tampone negativo per sciare a Pramollo
Da sabato serve un test Covid negativo per sciare nel comprensorio di Pramollo-Nassfeld. È quanto prevede un’ordinanza della direzione mandamentale, in considerazione dell’alto numero dei contagi nella zona di Hermagor (in cui rientra Pramollo). Venerdì scorso il tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti era di 537,3, quasi cinque volte la media nazionale.
È evidente che il provvedimento si ripercuoterà negativamente sulla frequentazione degli impianti di risalita. In che misura lo si vedrà soprattutto oggi, giornata festiva. Si teme che l’obbligo del test induca molti a restare a casa o a scegliere altri poli sciistici, che in Carinzia non mancano. Anche se, va detto, in Austria si effettuano test a raffica e ovviamente gratis in molte aziende e in tutte le scuole. A Hermagor e a Kötschah-Mauthen, inoltre, ieri e oggi vengono effettuati test gratuiti dalle 8 del mattino in poi davanti ai rispettivi municipi.
L’ordinanza della direzione mandamentale richiede un test molecolare o antigenico rilasciato nelle 48 ore precedenti. Ne sono esonerati i bambini fino al decimo anno di età e quanti siano già stato contagiati dal Covid nei precedenti 6 mesi (in tal caso, però, devono portare in sé un certificato sanitario che lo attesti). L’onere del controllo non compete al personale degli impianti di risalita, ma agli incaricati del servizio sanitario. Gli sciatori devono portare con sé il certificato del test, per poterlo esibire ogniqualvolta sia loro richiesto.
La società degli impianti ha assicurato che seggiovie, sciovie e la telecabina Millennium Express saranno in funzione, nonostante la perdita di incassi. Si è soltanto riservata la facoltà di ridurre il numero degli impianti e delle piste servite, in relazione all'affluenza di utenti.
La cosa non ci riguarda direttamente. In questa stagione le piste di Pramollo sono frequentate soltanto da sciatori austriaci, dato che il valico di confine con l’Italia è di fatto chiuso e presidiato dalla polizia. Le eccezioni sono previste soltanto per lavoratori pendolari, trasporto merci, urgenti necessità familiari e altre circostanze del genere, tra le quali non rientra ovviamente lo sci. E tuttavia, anche se per noi non cambia niente, la decisione presa merita attenzione, perché è un modo per consentire agli operatori turistici di lavorare, riducendo tuttavia al minimo il rischio dei contagi.
Il mandamento di Hermagor comprende tutta la fascia occidentale del Land, lungo la valle del Gail, che confina a sud con il Tarvisiano e la Carnia. Nella prima fase dell’epidemia era stata totalmente risparmiata dal virus. I primi contagi si erano registrati in autunno, dopo una festa per il ritorno a valle delle mandrie dalle malghe. Ora è l’area più infettata del Land.
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