Picchiato da una baby-gang davanti a scuola

Un ragazzino della media “Divisione Julia” soccorso dagli insegnanti e poi trasportato al Burlo con diverse contusioni
Di Corrado Barbacini
Lasorte Trieste 09/12/09 - Viale XX Settembre, Scuola Media, Divisione Julia
Lasorte Trieste 09/12/09 - Viale XX Settembre, Scuola Media, Divisione Julia

Si è presentato a scuola pieno di lividi ed ematomi chiedendo aiuto: «Sono stato picchiato», ha detto. Ha aggiunto piangente: «Sono stato aggredito davanti all’ingresso».

L’episodio di bullismo, dai contorni non dei tutto chiariti, si è verificato ieri mattina all’istituto comprensivo Divisione Julia, in viale XX settembre. Il giovane vittima dell’aggressione è stato subito accompagnato da un’ambulanza del 118 al pronto soccorso del Burlo. Fortunatamente non ha riportato gravi lesioni. Ma la paura è stata tanta. È stato prima circondato, poi minacciato e picchiato.

Ad agire sarebbe stata una baby-gang. Secondo la prima ricostruzione degli agenti della squadra Volante giunti su chiamata del personale della scuola pochi minuti prima dell’inizio delle lezioni il ragazzino sarebbe stato raggiunto da un gruppetto di coetanei all’esterno dell’istituto. Ma solo un ragazzino del gruppo, da quanto poi accertato, non appartenente alla scuola, lo ha affrontato picchiandolo a pugni e calci.

Ad assistere alla scena altri alunni della scuola. Alcuni dei quali poi sono stati interrogati dagli investigatori della polizia. L’aggressore, secondo le prime indiscrezioni, sarebbe stato subito identificato. Come detto non appartiene alla scuola Divisione Julia, ma negli ultimi tempi, pare assieme ad alcuni coetanei, si sarebbe reso protagonista di alcune azioni violente nei confronti di allievi della scuola di viale XX Settembre.

Ma dalle indagini dei poliziotti della Squadra volante emerge anche l’ipotesi di una sorta di sfida tra due baby-gang. Due gruppi antagonisti di ragazzini, uno appartenente alla scuola e l’altro esterno. Che si sarebbero affrontati anche in passato. E l’episodio di ieri mattina potrebbe inquadrarsi in una vendetta, una ritorsione probabilmente per uno sgarbo.

«Non sappiamo se ci cia stata una provocazione o una qualsiasi altra azione prima del fatto», ha detto la direttrice didattica Cinzia Scheriani. Poi ha aggiunto: «Non conosco la ragione dell’aggressione. Ma non escludo che all’azione abbia partecipato più di un ragazzo».

Racconta ancora la dirigente: «Il ragazzo picchiato è stato subito assistito da noi. Mi hanno subito chiamata e mi sono precipitata dal giovane malmenato. Quando si è presentato nella scuola e abbiamo capito quello che era successo. Così abbiamo chiamato il 118».

L’ambulanza è giunta dopo pochi minuti. Il giovane è stato medicato sul posto e poi accompagnato all’ospedale. Osserva ancora la dirigente scolastica: «Quanto accaduto è anche soprattutto un problema di famiglie. Bisogna chiedersi cosa fa un minore in giro in città al solo scopo di andare a picchiare e dare fastidio gli altri aspettandoli davanti a una scuola che non è la sua. I genitori devono controllarlo e mandarlo a scuola...».

Continua la dirigente: «Queste cose non sono tollerabili. Da tempo operano i vigili di quartiere e spesso transita davanti alla scuola l’auto della polizia. Per questo non posso dire che manchino i controlli sia dentro ma anche al di fuori. Dico piuttosto che in questi tempi è necessaria più che mai la vigilanza della famiglia».

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