Piazza Vittoria, nuovo look per “Gusti”

Concluso in tempo il primo lotto davanti alla chiesa di Sant’Ignazio: i binderi sostituiti con il più elegante porfido
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 06.09.2015 Piazza Vittoria Fotografia di Pierluigi Bumbaca e Roberto Marega
Bumbaca Gorizia 06.09.2015 Piazza Vittoria Fotografia di Pierluigi Bumbaca e Roberto Marega

Percorrendola non verranno più danneggiati gli ammortizzatori delle vetture di passaggio. E si risparmieranno le tante imprecazioni che, puntualmente, scappavano fuori dalla bocca passandoci sopra in sella a una bici, con la moto o alla guida di un’auto.

Sì, la “Parigi-Roubaix” di Gorizia, l’arteria di piazza Vittoria che corre davanti alla chiesa di Sant’Ignazio, è ridiventata una strada... normale. Anzi, molto più bella di prima. I lavori del primo tratto sono pressochè completati: manca solamente l’ultima resinatura che verrà effettuata fra domani e dopodomani. «Entro la settimana - annuncia raggiante il sindaco e assessore ai Lavori pubblici, Ettore Romoli - la strada, in tutta la sua lunghezza, verrà nuovamente riaperta al traffico. Indubbiamente, il porfido che ha preso il posto degli originari binderi offre un colpo d’occhio di grande effetto, migliore di prima. È stato effettuato davvero un ottimo lavoro».

Cantiere terminato

in tempo per “Gusti”

Per “Gusti di frontiera”, dunque, la piazza offrirà il suo volto migliore anche se resta da realizzare il secondo lotto: il tratto cioé che va da via Mameli all’Arcivescovado. «In quel caso, i lavori prenderanno il via immediatamente dopo la chiusura della manifestazione eno-gastronomica», spiega ancora il sindaco. E che ne sarà dei posti-auto provvisori che erano stati ricavati al ai bordi della piazza? Verranno confermati o la nuova pavimentazione farà sì che venga ripristinato l’originario assetto senza parcheggi? «Valuteremo il da farsi. Non abbiamo ancora preso una decisione», annota il capo della giunta municipale. Anche se togliere nuovamente quei posteggi significherebbe andare incontro a critiche e prese di posizione negative a non finire, soprattutto da parte dei commercianti che hanno “fame” di posti-auto per la propria clientela.

Gli operai dell’impresa Cimenti, di Ovaro, che si era aggiudicata la gara d’appalto, dopo aver sbancato la pavimentazione precedente e realizzato un nuovo fondo si sono poi concentrati sulla posa del porfido, che ha sostituito le lastre di pietra collocate precedentemente e sul rifacimento dei cordoli che oggi non sono più sporgenti ma squadrati: cosa che dovrebbe evitare, in futuro, il loro danneggiamento.

«E mi auguro che i nuovi cordoli non siano più soggetti ai danneggiamenti che avevano caratterizzato quelli installati in origine», sottolinea ancora il sindaco.

A breve la riapertura

al traffico

«Sono decisamente soddisfatto di come è stato condotto quest’attesissimo intervento - aggiunge l’assessore ai Lavori pubblici - che consentirà a questa importante strada cittadina di tornare ad essere pienamente transitabile. Il sindaco ricorda che «per poter sostituire le lastre di pietra (i binderi) con il porfido è stato necessario chiedere l’autorizzazione della Soprintendenza per i beni architettonici che, a suo tempo, nella fase progettuale, aveva imposto la pavimentazione in pietra. Una volta arrivato il nullaosta, si è potuto aprire il cantiere». Un cantiere davvero molto atteso, considerate le condizioni di una strada che si era guadagnata l’appellativo di Parigi-Roubaix di Gorizia.

L’intervento è costato al Comune 294mila euro, ai quali si sono aggiunti 104mila per la mano d’opera e ulteriori 10mila per oneri sulla sicurezza. I lavori del secondo lotto saranno presumibilmente ultimati entro il 30 novembre.

Com’è ampiamente noto, il tratto di strada compreso tra le vie Oberdan e Arcivescovado risultava (e risulta ancora in parte) fortemente sconnesso, a causa dell’ammaloramento delle pietre del selciato.

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