Piazza Venezia, parte la riqualificazione

Da martedì gli scavi per valutare lo stato delle radici degli alberi. Bandelli: lavori conclusi nell’estate 2008
Piazza Venezia, si parte. Dopodomani la sola area centrale del sito verrà recintata (la viabilità non subirà alcuna variazione); mercoledì sarà dato il via ai lavori propedeutici alla messa a punto del progetto definitivo di riqualificazione. Si scaverà fino a mettere a nudo le radici degli alberi esistenti per verificarne lo stato e capire a quale livello posare il previsto masegno senza compromettere la salute delle piante.


Il Comune dunque mette mano al recupero della piazza che con un costo complessivo previsto in 550 mila euro - in buona parte arrivati dalla vendita di Palazzo Modello - valorizzerà il riassetto generale delle Rive. L’area rinnovata, secondo l’assessore ai lavori pubblici Franco Bandelli, potrà essere pronta «nell’estate 2008». Incontri, progetti e controproposte susseguitisi nei mesi (la speranza dichiarata inizialmente da Bandelli era stata di cantierare già lo scorso febbraio) hanno portato infatti a un accordo di massima tra amministrazione e Soprintendenza, con cui l’assessore tiene a evidenziare la «piena sintonia».


La sfida raccolta è quella di ripavimentare la piazza non in pietra bocciardata, secondo l’idea originaria respinta mesi fa dalla Soprintendenza che aveva indicato l’opportunità di mantenere l’assetto attuale dell’area, bensì interamente in masegno. Le pietre, posate con inclinazione di 45 gradi, ricopriranno tanto la parte centrale quanto le due carreggiate e saranno posate tutte al medesimo livello, eliminando il rialzo oggi esistente. I sondaggi hanno evidenziato che sotto l’asfalto di masegno ce n’è ai lati ma non al centro della piazza, dove durante la seconda guerra mondiale fu costruito un rifugio antiaereo. Saranno però utilizzati i lastroni - oggi conservati in un deposito comunale - rinvenuti nel corso dei lavori sulle stradine laterali di via del Lazzaretto Vecchio.


Il problema è ora quello di definire i livelli ai quali posare il masegno, che ha uno spessore di una trentina di centimetri, senza danneggiare le radici degli alberi. «Avviamo una nuova era nel restauro delle piazze», non esita a dichiarare Bandelli, aggiungendo - con una stoccatina ai suoi predecessori - che «la riqualificazione andrà eseguita nel rispetto delle alberature presenti e non il contrario, come purtroppo in molti casi ci è successo di vedere». I 53 mila euro necessari per il «lotto zero» che partirà dopodomani, interessando la sola area centrale e senza modifiche alla viabilità, serviranno a scavare per una quarantina di centimetri: una ditta specializzata userà una tecnologia ad aria compressa per mettere a nudo le radici senza dannieggiarle. L’operazione, dice Bandelli, servirà a controllare lo stato delle piante, «eliminare eventuali radici strozzanti, arieggiare e arricchire il terreno».


Una quarantina, da mercoledì, i giorni previsti per la conclusione di questo intervento durante il quale si metterà mano anche ai sottoservizi. Una volta determinati i livelli di posa richiesti dalla maggiore o minore profondità delle radici, si redigerà il progetto esecutivo di riqualificazione - comprensivo di eventuali dislivelli con le Rive da colmare - che verrà sottoposto all’ok definitivo della Soprintendenza. Ok su cui Bandelli - ribadendo la collaborazione tra enti - non mostra dubbi. L’impianto progettuale generale, del resto, è definito da tempo.


A caratterizzare la piazza resterà anche la fontana del Nettuno che verrà ripristinata: annuncio, questo di Bandelli, destinato a riaprire i giochi sulla nuova statua dedicata a monsignor Santin, per la quale Forza Italia e il sindaco Dipiazza avevano indicato la collocazione proprio in piazza Venezia, al posto del Nettuno da spostare in piazza della Borsa. Intorno agli alberi verranno ampliate le aiuole, più larghi - fino a raggiungere i sei metri - diventeranno anche i marciapiedi laterali, da rivestire con l’arenaria già usata sulle Rive. In arenaria il Comune prevede poi di tracciare due «corridoi» sui lati Rive e Lazzaretto Vecchio che servano a delimitare tanto la piazza quanto lo spazio di attraversamento pedonale.


Ancora da definire con la Soprintendenza il capitolo panchine, che il Comune in un primo momento aveva proposto simili a quelle di piazza Unità. I tempi, si diceva, dovrebbero portare all’inaugurazione della piazza nell’estate 2008, dopo i lavori di restauro veri e propri la cui partenza è prevista agli inizi del nuovo anno.

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