Piazza Unità blindata tre giorni ad aprile, Trieste diventa “set” delle star di Hollywood
Produzione cinematografica senza precedenti dagli Usa. Coinvolto anche Miramare. Dettagli svelati fra una settimana

Lasorte Trieste 01 11 03 - Per Archivio - Piazza Unità
TRIESTE Alla fine di aprile Trieste diventerà un set hollywoodiano, da Miramare al Porto Vecchio fino in piazza Unità. Anche se, assicura l’assessore comunale Lorenzo Giorgi, «i disagi saranno limitati e comunque ricambiati da un notevole ritorno d’immagine».
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Cosa si sa del film al momento? Il riserbo è massimo, ma tutti gli indizi lasciano pensare che si tratti del seguito di “Come ti ammazzo il bodyguard”, un film con attori del calibro di Samuel L. Jackson e Salma Hayek, del cui probabile arrivo a Trieste abbiamo scritto su queste pagine nei mesi scorsi.
Sia come sia, l’assessore Giorgi è raggiante: «Tutti i particolari verranno svelati il prossimo 27 marzo in una conferenza stampa che si terrà al castello di Miramare, alla presenza del prefetto di Trieste Valerio Valenti e della sovrintendente Andreina Contessa».
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Tra i siti utilizzati come set, infatti, pare ci siano il castello di Miramare ma anche la prefettura di piazza Unità. Le riprese nel cuore di Trieste dovrebbero svolgersi dal 24 al 27 di aprile, con il 28 a disposizione come giornata aggiuntiva di sicurezza. Gli uffici tecnici del Comune assicurano che la chiusura della piazza sarà mantenuta il più possibile parziale, provocando soltanto disagi limitati. Certo è che il festival del giornalismo Link, che doveva tenersi in piazza proprio in quei giorni, verrà spostato agli inizi di maggio per consentire le riprese.
Il lavorio degli uffici comunali è alacre: «Ci stiamo dando da fare come dei pazzi - spiega l’assessore Giorgi -. Non è semplice perché dobbiamo rispondere alle esigenze del set e al contempo ridurre al massimo i disagi per la cittadinanza».
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A differenza delle riprese cinematografiche a cui Trieste è ormai abituata, la presenza della troupe hollywoodiana pone sfide finora inedite alla macchina comunale. Racconta ancora Giorgi: «Beh, conosciamo i camion che seguono le produzioni italiane. Quelli di cui stiamo parlando in questo caso sono tutt’altra cosa, visto che devono sorreggere tutta la macchina nonché fare da camerino per un cast di livello internazionale».
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La conferenza stampa di mercoledì prossimo sarà il momento in cui verranno presentati il film e il suo cast, mentre per i particolari su eventuali modifiche alla viabilità bisognerà aspettare che gli uffici tecnici completino il lavoro di preparazione. Al momento tre diversi direttori di dipartimento sono impegnati nell’impresa cinematografica, rispettivamente per le aree Viabilità, Sicurezza e Patrimonio.
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«Stiamo facendo le cose in grande - spiega ancora Giorgi - è una cosa “americana” anche nell’organizzazione».
L’approdo della produzione americana nel capoluogo regionale è l’ennesimo colpo ben assestato da parte della Film Commission regionale, già reduce dei quattro set aperti contemporaneamente l’anno scorso: la serie Rai “La porta rossa 2” , distribuita in tutto il mondo da Studiocanal/Canal Plus, la serie Mediaset “Il silenzio dell’acqua” , la nuova serialità sempre destinata alla Rai “Volevo fare la rockstar” (girata prevalentemente fra Gorizia e Cormons) diretta dal regista goriziano Matteo Oleotto e il film di Gabriele Salvatores “Se ti abbraccio non aver paura”.
In un momento in cui Trieste sembra capace di attrarre flussi turistici molto significativi, anche a beneficio del resto del territorio regionale, la pubblicità data dall’arrivo di una produzione cinematografica internazionale è un beneficio che qualunque amministrazione cercherebbe di non farsi sfuggire. —
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