Piazza Libertà, terminal bus pronto prima dell’estate
Lavori in corso tra Silos e Sala Tripcovich: sarà la prima parte dell’intervento di riqualificazione dell’intera area. Poi toccherà a marciapiedi, verde, circolazione
Lasorte Trieste 09/11/18 - Piazza Libertà, Silos, Sala Tripcovich, Lavori
Trieste, la betoniera si incastra nel varco di ingresso del Porto Vecchio
TRIESTE Lo scaramantico Dipiazza temeva un po’ la “sindrome piazza Libertà”, al punto che la scorsa estate non voleva si sapesse la data d’inizio di un cantiere che è stato avviato con un considerevole ritardo di 14 anni. Poi finalmente il via dei lavori a fine settembre - a cura di un triestinissimo cartello formato da Riccesi, Mari&Mazzaroli, Rosso - ha rischiarato il cielo sopra lo sgarrupato slargo abitato da Sissi, dalla Stazione centrale, dal Silos non completato, dall’incerto fato di Sala Tripcovich, da palazzo Economo.
Adesso Enrico Cortese, “rup” (responsabile unico del procedimento) comunale dell’articolato intervento teso a riqualificare l’ingresso settentrionale del centro cittadino, azzarda persino di pronosticare che prima dell’estate il grande spazio avrà il suo terminal-bus, in grado di concentrare arrivi/partenze di quasi tutti i mezzi (eccettuata la 17) nel corner tra Silos e Sala Tripcovich: i cosiddetti sotto-servizi sono quasi ultimati, il cantiere è recintato in entrambi i versi consentendo comunque a un corridoio carrabile di collegare piazza Libertà con largo Città di Santos e con il varco di Porto vecchio.
Il terminal bus (o hub) al servizio di Trieste Trasporti sarà la prima parte del progetto riqualificativo a essere completata, concorrendo in questo modo a formare una sorta di polo logistico dedicato ai viaggiatori, insieme a Centrale e alla stazione autopullman del Silos (a sua volta in attesa della rifinitura progettuale): Muggia, Cattinara, Roiano, Barcola, San Giusto, Università saranno raggiungibili dalle nuove pensiline di piazza Libertà.
Il Comune accompagna i lavori anche con provvedimenti che riguardano sosta e circolazione: il direttore dell’Urbanistica, Giulio Bernetti, ha firmato un’ordinanza, in scadenza il 3 maggio prossimo venturo, con la quale impone divieti di fermata e di transito, restringimenti di carreggiata, percorsi pedonali protetti sulla direttrice che interessa Piazza Libertà, corso Cavour, largo Città di Santos. Una scansione temporale su tre fasi distinte che impegnerà complessivamente un centinaio di giorni.
Per agevolare l’esecuzione delle opere, lo spazio attorno alla Tripcovich si è trasformato in cantiere, dove parcheggiare i mezzi cingolati, dove accumulare i materiali e l’inerte scavato. La sala, l’ex stazione delle autocorriere progettata negli anni ’30 da Giovanni Baldi e Umberto Nordio, ha abbandonato le velleità musicali per dedicarsi all’edilizia: carmina non dant panem. Oggi è difficilmente identificabile come luogo d’arte, tant’è che vi hanno persino appeso il cartello con le indicazioni di cantiere (rup, imprese, progettisti).
Il termine dei lavori dovrebbe collocarsi a inizio autunno. Perché, una volta realizzato il terminal bus, si procederà ai nuovi marciapiedi e alla risistemazione del verde, infine scatterà la riedizione viaria, quella di maggiore impatto per il traffico urbano: non si passerà più davanti a Centrale proveniendo da sinistra, sarà via Ghega l’asse utilizzabile per raggiungere la stazione, la bretella tra Città di Santos e corso Cavour diventerà un senso unico. —
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