Piazza Europa da pienone con la cucina protagonista
Primo giorno della manifestazione che ha nell’artigianato l’altro filone principale Le pietanze proposte valicano i confini continentali: piatti da Brasile e Argentina

Foto Bruni Trieste 25.04.2019 Mercato di Piazza Europa
TRIESTE Il marchio parla di un contesto continentale, l’intero allestimento guarda invece ad un respiro mondiale, costellato da colori e legami con le tradizioni in campo artigianale e soprattutto culinario.
“Piazza Europa” ha aperto ieri i cancelli, allestita dalla Fiva Confcommercio in collaborazione con l’assessorato al Commercio del Comune di Trieste, manifestazione confortata subito da una cornice niente male di pubblico, affluito sin dal mattino in virtù della prima vera cartolina estiva della stagione. L’epicentro permane piazza Sant’Antonio ma la mappa dell’edizione 2019 (ri)disegna parte della logistica e proietta i circa 150 espositori all’interno di una rete urbana ancor più estesa, definita tra piazza Ponterosso, via Bellini, via Mazzini e, novità assoluta, in un lembo di via Trento, anche esso pedonalizzato.
I temi principali? Quando si parla di mercato urbano a cielo aperto il copione non scappa da fattori dominanti che parlano di cibo e artigianato, le due fonti che in qualche modo dovrebbero proporre qualità, curiosità e magari risparmio. Le cose non sempre coincidono in realtà ma di fatto “Piazza Europa” può giocare almeno su una certa “ricchezza” nelle proposte, specie per chi ha scelto di posticipare le operazioni per la prova costume e decide di ignorare i lamenti della glicemia e dei trigliceridi. Capita quindi di imbattersi in “tentazioni” che non parlano solo della tavola europea, anzi, ma che provengono da tutto il mondo, vedi lo stand brasiliano targato “Maracanà”, oppure quello argentino, dove il culto carnivoro della tavola si esalta a base di bistecche, salse e dintorni, senza contare un must italiano, come la porchetta toscana. Sullo stesso piano anche la vetrina tedesca dedita all’antivegetarianesimo, dove si punta sulla cifra “extra large”, ovvero giocando su wurstel giganti (sì, da mezzo chilo), stinchi “maxi” o spiedini da mezzo metro, almeno.
Per chi vuole restare in salsa mitteleuropea, troverà non solo pane per i suoi denti (quello tipico del Tirolo anche a base di miele o cioccolato) ma pure piatti vegetariani dipinti ad esempio da gnocchi, uova saltate, erba cipollina e cipolla fritta. Non solo pietanze di carne alla ribalta di “Piazza Europa” 2019. Le specialità di pesce quest’anno entrano in lizza e provano a farlo in grande stile, sospinte magari dalla tradizione italiana. Chiedere delle proposte della cucina trapanese (bottarga, tonno rosso) o dello stand proveniente da Follonica dove il “cavallo di battaglia” di quest’anno sembra essere il polpo lesso, accompagnato con le patate. In mezzo a tanto fermento, la goliardia non poteva mancare, anche essa “made in Italy”. Uno spunto che premia il cartello “Qui aperitivo con le palle”, alla stregua di uno stand posizionato in piazza Sant’Antonio e che promette l’epica dell’alleanza tra il Prosecco e le olive.
E l’artigianato? “Piazza Europa” qui travalica i confini, parla anche egiziano e senegalese ma consegna ancora il gran colore della vetrina irlandese e di quella russa, dove ci si può anche imbattere in un estemporaneo mitra di vetro, adibito agli eccessi di dosi di vodka, da “sparare”. Il gadget più cercato? La maglia di Cristiano Ronaldo. Ha già messo in riga quella di Messi e fatto dimenticare il vezzoso cappellino di Valentino Rossi. —
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