Piazza di Aurisina, scoppia la protesta dei commercianti sul cantiere a rilento
Gli esercenti chiedono lo stop ai rinvii sui lavori di rifacimento
«È passato già un anno: stiamo perdendo incassi e clienti»
Basta con i rinvii. «Vogliamo presto prima una piazza agibile. Abbiamo già perso incassi e clientela». Si alza forte la protesta dei pubblici esercenti, degli imprenditori, dei professionisti le cui attività insistono sulla piazza di Aurisina, interessata da più di un anno dai lavori di rifacimento.
A lamentare «ritardi nell’esecuzione delle opere, che incidono pesantemente sul nostro volume d’affari», sono in tanti. Ci sono Igor Jazbec, titolare dell’omonima panetteria pasticceria, il medico Paolo Rossi, la titolare del bar Liviana Zaccaria, che già subì anni fa le conseguenze di un violento incendio e seppe rialzarsi, l’assicuratore Lorenzo Bussani, Marco Golemac, che gestisce un negozio di casalinghi, Walter Stanissa, che è il responsabile di un agriturismo , assieme alla moglie, Maddalena Giuffrida.
Tutti sono accomunati da un forte disagio: «Innanzitutto – sottolinea Jazbec – vediamo impegnati nel cantiere al massimo due operai al giorno, e non tutti i giorni. Troppo pochi. Ci avevano assicurato che l’ingresso alla piazza dalla strada che passa davanti alla chiesa di San Rocco sarebbe stato chiuso per lavori al massimo per due settimane. Oggi siamo all’ottava».
«E non la apriranno tanto presto – incalza Zaccaria – perché il cantiere è in ritardo». Il medico Rossi sottolinea inoltre che «esiste il rischio che qualcuno che vive nei paraggi possa avere un malore e si trovi nella necessità di chiamare un’ambulanza, ma con la piazza chiusa nessun mezzo potrebbe raggiungere le case. Fra l’altro il defibrillatore pubblico è collocato proprio in piazza, perciò irraggiungibile solo a piedi».
Tutti concordano sul fatto che «aver spostato la fermata dei mezzi pubblici sulla provinciale, perciò fuori dalla piazza, comporta un rischio per tutta la popolazione, perché non sono state disegnate le strisce laddove sarebbe opportuno. Fra l’altro – sottolineano – in base al progetto l’autobus non passerà mai più nella piazza».
Feroci critiche alla futura viabilità non vengono risparmiate: «È prevista una sola corsia di marcia che attraversa la piazza nella sua lunghezza, per giunta ristretta a poco più di tre metri: perciò basterà che ci sia in sosta un furgone dei fornitori e tutto si bloccherà. Per non parlare dei pochi parcheggi previsti». Infine il gruppo punta il dito «sull’assenza di adeguati canali per la raccolta dell’acqua piovana».
«Gran parte di queste critiche – replica il sindaco di Duino Aurisina Igor Gabrovec – dovrebbero essere rivolte alle amministrazioni che ci hanno preceduto e che hanno impostato il progetto. Noi potevamo solo apportare alcune migliore, perché se avessimo azzerato il cantiere, avremmo dovuto restituire i contributi ricevuti. A chi reclama un maggior numero di parcheggi ricordo che inizialmente c’era addirittura chi voleva pedonalizzare del tutto la piazza. Quando i lavori saranno finiti avremo la più bella piazza del Carso, il che sarà un incentivo per tutti gli operatori, ai quali abbiamo già assicurato una serie di esenzioni fiscali, a compensazione del disagio, e la programmazione di eventi che richiamino persone nella piazza». —
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