Piattaforma logistica: cordata Rizzani de Eccher-Samer
TRIESTE L’impresa di costruzioni Rizzani de Eccher, la famiglia Samer e gli armatori turchi che alimentano il traffico traghetti in Riva Traiana. Potrebbero essere questi i futuri gestori della Piattaforma logistica del Porto di Trieste, per la quale l’Authority ha emanato un bando di gara recentemente prorogato al 31 ottobre.
Si rivelano dunque, i primi nomi delle cordate, o più formalmente delle Rti (Raggruppamenti temporanei d’impresa) che sono interessate alla partecipazione in un progetto non privo di rischi imprenditoriali ma decisamente allettante per gli sviluppi futuri delle portualità triestina. I protagonisti di questo primo accordo negano di aver presentato formale richiesta all’Autorità portuale, spiegando di trovarsi ancora in una fase preparatoria e di valutazione del rapporto tra costi e benefici.
Ormai però, lo schema appare chiaro: la gara fa gola, legittimamente, ai costruttori ma il bando parla chiaro e l’operazione si può svolgere solo se c'è qualcuno che poi sia in grado di gestire i traffici. E qui ci vuole un terminalista esperto e disposto a tirare fuori un bel po’ di soldi, considerando che i privati dovranno mettere nel progetto 30 milioni di euro da affiancare ai fondi pubblici, per avere la concessione dell'area.
«Sì, stiamo considerando la possibilità di partecipare al bando di gara – conferma Claudio de Eccher, al vertice del Gruppo di società dell’omonima impresa - . A breve dovremmo formulare una proposta ma bisogna capire se il progetto è sostenibile. C’è un investimento da fare. Il nostro interlocutore per quanto relativo alla gestione della logistica è Samer, noi limitiamo le nostre competenze alla parte costruttiva».
«Siamo stati contattati da diversi costruttori – conferma a sua volta Enrico Samer, a capo delle società di famiglia – e tra questi la Rizzani de Eccher che stiamo prendendo in considerazione per la serietà dell’impresa e per la presenza sul territorio. Nei prossimi giorni avremo un incontro con gli armatori turchi, perché è da lì che devo avere la garanzia di una certa copertura. Si tratta di una concessione lunga e bisognerà vedere se c’è l’interesse a portare avanti l’operazione».
Enrico Samer non vuole aggiunge altro, ma si sa che le altre offerte sono giunte da grossi gruppi con interessi nazionali e internazionali, tra i quali dovrebbe esserci anche Impregilo. Proprio la società controllata dal Gruppo Gavio sta ancora valutando, come ammesso dal rappresentante in loco, Iames Pingani, se partecipare alla gara. Nel frattempo pare sia in corso un tentativo di partecipazione “a livello locale” con una serie di società pronte a mettersi insieme per raggiungere la massa critica necessaria alla partecipazione, che farebbero riferimento a un noto costruttore locale.
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