Piano rifiuti: il porta a porta potrebbe saltare già a gennaio

La Provincia: «Controproducente l’eccessiva rigidità, possibili soluzioni alternative»
Il sistema di raccolta differenziata porta a porta a Monfalcone, la cui partenza è prevista fra poco più di due settimane, potrebbe durare solo qualche mese. Il tempo necessario cioè alla predisposizione del nuovo piano provinciale dei rifiuti che sarà approvato entro fine anno ma le cui linee-guida sono già definite. La Provincia, infatti, intende mettere in discussione non solo il sistema di tariffazione per gli utenti che non sarà più rapportato alla metratura dell’alloggio ma proporzionale alla «produzione» di rifiuti, ma anche l’attuale rigidità del sistema di raccolta porta a porta, posto sotto accusa non solo in chiave preventiva a Monfalcone, ma anche negli altri comuni del Monfalconese in cui viene già attuato da mesi. Che il sistema porta a porta a Monfalcone sia rimesso in discussione a breve scadenza è un’eventualità che lo stesso presidente della Provincia Enrico Gherghetta, alle prese con il nuovo piano rifiuti, definisce «realistica».


«Sia chiaro - afferma Gherghetta -, qui non è la raccolta differenziata in dubbio, ma il sistema complessivo per raggiungere un obiettivo, che per Monfalcone è il 60% di rifiuti differenziati. Il nuovo piano darà delle linee-guida e degli obiettivi. Ma non imporrà certo il porta a porta». La Provincia intende insomma tenere conto delle osservazioni e delle proteste pervenute dai cittadini, dai quartieri e dalle categorie sul nuovo sistema di raccolta. È così - aggiunge Gherghetta -, e la sintesi è questa: i cittadini non vogliono essere costretti a tenersi in casa le immondizie per giorni. Con il nuovo piano noi intendiamo evitare che ciò avvenga». Le soluzioni, secondo la provincia, ci saranno. E per questo sono stati incaricati tre tecnici di livello nazionale che avranno il compito di analizzare l’attuale piano, individuare gli elementi superati e trovare nuove soluzioni improntate, comunque, alla flessibilità e ispirate anche alle nuove tecnologie. Un piano comunque ”in movimento”.


Porta a porta, dunque, con i mesi contati? «È possibile. Peraltro, sia ben chiaro, nè la Provincia nè l’Ulivo sono il partito dell’Iris o del porta a porta.


«Il nostro obiettivo - continua - sarà quello di dare risposte ai cittadini e di tutelare l’ambiente. Il porta a porta non è un obiettivo del nuovo piano dei rifiuti ma, casomai, uno strumento per raggiungere i risultati che ci siamo prefissati». Insomma, porta a porta a Monfalcone figlio di un piano dei rifiuti troppo rigoroso? «Potrei dire di sì. Quando si parla di temi ambientali l’eccesso di rigore non serve a nulla, ci vuole casomai una maggiore flessibilità».


Le linee-guida del nuovo piano prevedono comunque anche altre novità: tariffe più basse a chi produce meno rifiuti, accordi con i supermercati perché vengano limitate le confezioni e creati punti di raccolta degli imballaggi, vantaggi ai Comuni che effettuano la raccolta differenziata attraverso l’introduzione di tariffe «ritagliate su misura» in rapporto alle percentuali raggiunte. In sostanza, la nuova programmazione non nascerà sotto dettatura di Iris ma sarà il frutto di una co-progettazione. Deve essere chiaro insomma, per la Provincia, che il porta a porta e la multiservizi isontina non sono dogmi assoluti.


«Ci piacerebbe percorrere in provincia - conclude Gherghetta - la strada del commercio ”differente” dando la possibilità, agli utenti, di liberarsi dei materiali di imballaggio, plastica e cartone già dentro i siti commerciali. Un meccanismo già avviato in alcune regioni che consentirebbe al cittadino di eliminare, subito dopo il pagamento della spesa alla cassa, i materiali superflui. Altro caposaldo del piano è di far pagare al cittadino solo per la quantità di rifiuti che produce. Da effettuare, ad esempio, introducendo l’obbligatorietà dell’uso di un sacchetto dal costo elevato che penalizzi così chi produce più rifiuti. Altro sistema, quello del controllo tramite un codice a barre posto direttamente sul contenitore dei rifiuti.

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