Piano di sicurezza “soft” per il vertice trilaterale a Trieste
Sabato 19 dicembre alle 11 in Prefettura il summit tra i ministri degli Esteri di Italia, Slovenia e Croazia. Nessuna limitazione sulle Rive
Luigi Di Maio domenica a Udine
TRIESTE Sarà un vertice “discreto” quello in programma domani in città tra i ministri degli Esteri di Italia, Slovenia e Croazia. Nessuna particolare restrizione al traffico sulle Rive, fanno sapere le forze dell’ordine, e nessun divieto d’accesso né in piazza Unità né, più precisamente attorno al palazzo della Prefettura, dove i lavori inizieranno verso le 11.
Ieri mattina il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha valutato proprio le misure da adottare a fronte dell’appuntamento che vedrà seduti attorno ad un tavolo il nostro ministro Luigi Di Maio, quello croato Gordan Grlic-Radman e quello della Slovenia Anze Logar. Trattandosi di un semplice tavolo di lavoro che dovrebbe durare un paio d’ore, e valutando che i ministri godono già di un loro servizio di scorta, è stato predisposto semplicemente un rinforzo del personale delle forze di polizia sul posto.
Al centro del tavolo di lavoro – che in prima battuta si sarebbe dovuto tenere a Venezia –, ci saranno le Zone economiche esclusive (Zee). Una questione di rilevante importanza per i tre Paesi che non hanno ancora raggiunto un accordo sulla delimitazione di queste aree, e che permetterà ad ogni singolo stato lo sfruttamento esclusivo del tratto di mare individuato in termini di pesca e risorse minerali o di idrocarburi. L’iniziativa del trilaterale di domani è stata presa da Italia e Croazia durante la recente visita del ministro Luigi Di Maio a Zagabria. Nella conferenza stampa che il nostro ministro degli Esteri aveva tenuto insieme all’omologo Gordan Grlic-Radman, era già emersa la possibilità di marcare le rispettive Zee nell’Adriatico. Una questione molto delicata che la Slovenia, malgrado non intenzionata attualmente a istituire una Zee, vuole comunque seguire da vicino per assicurarsi che le rotte sul porto di Capodistria non subiscano variazioni. Da qui il coinvolgimento all’incontro anche di Anze Logar. –
l. t.
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