Petizione sul Mercato coperto. Dipiazza: chiavi a disposizione

Oltre 1.600 adesioni alla mobilitazione anti grande distribuzione lanciata online da Adesso Trieste. C’è pure il dem Russo. Il sindaco: chi ha idee, si faccia avanti
Foto BRUNI Trieste 03.04..2021 Mercato coperto via Carducci--edi gerebizza
Foto BRUNI Trieste 03.04..2021 Mercato coperto via Carducci--edi gerebizza

TRIESTE. Una petizione online per «salvare» il Mercato coperto è stata lanciata martedì 6 aprile da Adesso Trieste, raccogliendo oltre 1.615 adesioni in meno di ventiquattro ore. Ciò a seguito della notizia che il Comune di Trieste sta valutando la possibilità di dare in gestione la storica struttura di via Carducci a Lidl e Despar: nella lotta contro questa ipotesi i civici guidati da Riccardo Laterza trovano al loro fianco il candidato in pectore del centrosinistra Francesco Russo, che ha sottoscritto la loro raccolta firme, ma anche la lista civica Futura che candida a sindaco Franco Bandelli. Sia Adesso Trieste sia Futura avevano inoltre dedicato degli appuntamenti pre-elettorali al sito, immaginandovi una sorta di hub del chilometro zero e del piccolo commercio.

Il sindaco Roberto Dipiazza tuttavia rilancia la sfida al mittente: «Le chiavi sono a disposizione, chi vuole se lo prende. Se siete capaci di rilanciarlo, oltre che di raccogliere firme, ben venga». Come a dire che dal punto di vista del primo cittadino chiunque è libero di presentare un progetto, non solo la grande distribuzione.

Trieste, Dipiazza sul Mercato coperto: "Invece che fare petizioni presentino un progetto"


La petizione chiede «alla giunta di bloccare immediatamente qualsiasi trattativa e aprire un percorso di coinvolgimento attivo della cittadinanza per riprogettare il Mercato coperto e il rione», sottolineando il «valore architettonico» e «sociale» dell’edificio. «Tra piazza Goldoni, piazza San Giovanni e Barriera ci sono almeno 5 supermercati – afferma Russo –. È proprio necessario farne un altro? Io penso di no. E penso a quando nel 2019 il sindaco Dipiazza per il Mercato coperto immaginava uno spazio dedicato alle eccellenze enogastronomiche del territorio, un punto di incontro per i cittadini, un attrattore per i turisti con una terrazza aperta al pubblico».

Bandelli annuncia una conferenza stampa, venerdì mattina in via Carducci: «Ci auguriamo si vada oltre alle bandiere partitiche perché la trasversalità è l’unico mezzo per fermare la grande distribuzione. La città si mostri unita per salvaguardare un patrimonio di tutti. Siamo stufi di dover accettare, soprattutto in quest’ultimo periodo pre-elettorale, progetti senza una strategia complessiva».

Nel frattempo sul web il dibattito è acceso. «Vi sono esempi virtuosi di recuperi di mercati in Europa – afferma un post virale del poeta e scrittore Luigi Nacci –. Ma potremmo anche fare qualcosa che ancora non c’è, qualcosa di nuovo, e farlo insieme, con la progettazione partecipata. Da anni alcune associazioni e molte persone si muovono in tal senso, basterebbe ascoltare. Il Mercato coperto è una casa del popolo. Dei piccoli».

Questa la replica del sindaco Dipiazza: «Nessuno vuole farci un supermercato ma la verità è che da anni quel luogo langue. Prima ho fatto la scala mobile per andare al piano di sopra, poi ho tolto l’affitto. Ho fatto di tutto perché il Mercato coperto rimanesse tale ma la formula non funziona più: mancano persone che aprano attività all’interno. Abbiamo appena scartato un project financing perché 6 milioni di euro mi sembrano un po’ tanti. Ora dico semplicemente – conclude Dipiazza –: queste sono le chiavi, il costo è zero euro. Chi vuole ha il mercato a disposizione. Se qualcuno ha idee si presenti: non polemiche, ma fare». —


 

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