Pescato nel golfo maxi grongo di 14 chili
L'anguillone di 1 metro e 78 centimetri è stato pescato verso le 9.30 di venerdì mattina nelle acque del golfo triestino. La gioia dei pescatori: "In vent’anni di attività mai visto un esemplare di 14 chili nelle nostre acque: si tratta di un vero e proprio record"

Il maxi grongo pescato nel golfo
TRIESTE
Di strappare al mare un "bisson cussì grando", proprio non se l’aspettavano. Ieri mattina, quando i tre pescatori dilettanti Paolo, Pino e Lorenzo avevano mollato gli ormeggi della "Deni", scafo di sei metri, per andare a gettare la lenza al largo di Miramare ignoravano che sarebbero invece rientrati al porticciolo di Barcola con un trofeo. Cioè un pesce taglia extra large da immortalare con la macchina fotografica.
E invece eccolo lì, il maxi grongo, anguillone di 1 metro e 78 centimetri pescato verso le 9.30 nelle acque del golfo triestino. "Lo gavemo ciapà col parangal (palamito, ndr)", afferma soddisfatto Paolo. "In vent’anni di attività mai avevo visto un esemplare di 14 chili nelle nostre acque: si tratta di un vero e proprio record", spiega l’uomo, che assieme agli altri due compagni fa parte del Gruppo di pesca sportiva dilettantistica Amici del Bunker con sede in via Almerigo Grilz. Il grongo ha l'aspetto di una gigantesca anguilla. È molto comune nei mari italiani e si incontra a partire da profondità minime, di pochi centimetri, fino a 300 metri.
Ma nella letteratura si annotano catture di esemplari anche ad oltre 1100 metri. "Gronghi di grandi dimensioni si trovano in Istria e Dalmazia - continua Paolo -, dove "biscioni" come quello issato a bordo da noi risultano piuttosto comuni. Li si rintraccia tra gli scogli e soprattutto nelle grotte".
Il grongo ha l’aspetto tipico degli Anguilliformi e presenta una pelle liscia, priva di scaglie. Gli occhi sono piccoli e separati da un ampio spazio piatto. Muso allungato, bocca ampia, dotata di due file di denti, ha labbra grandi e mascella sporgente. Il colore è variabile, da beige a quasi nero, con ventre bianco. Come si diceva, questo pesce può raggiungere dimensioni gigantesche: fino a tre metri per 70 chilogrammi, con un diametro del corpo pari a oltre 20 centimetri; ma di solito non misura più di un metro.
E quindi l’esemplare pescato a Trieste costituisce senz’altro un’eccezione. Ha abitudini simili alla murena, vive infatti negli anfratti rocciosi dai quali esce solo di notte per cacciare, in particolare polpi, di cui è molto ghiotto. La giornata di ieri, però, ha serbato anche altre soddisfazioni in campo ittico, con la pescata record di ben 1.500 chili di passere di mare, che ieri hanno invaso i banconi del mercato. "Hanno lasciato i canali e si sono diretti nei nostri specchi acquei: solo così mi spiego questa pesca miracolosa - dice Guido Doz, presidente di Agci Agrital -: era da anni che non si pescavano così tante passere".
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