Permessi per i Tir agli sgoccioli: vengono dirottati in autostrada

Sono solo 18 i camion pesanti con deroga a circolare, ma anche per loro è finita. Il trasporto bramme sarà unicamente in A4. Controlli e altre multe a diversi mezzi
Bonaventura Monfalcone-23.06.2017 Camion con le bramme-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-23.06.2017 Camion con le bramme-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE Arrivate agli sgoccioli, le autorizzazioni al trasporto eccezionale sono diventate come le uova di Fabergé. Tutti se le contendono, ma loro si centellinano. I pass, ormai in scadenza, sono stati concessi da Fvg strade e permettono il transito dei carichi di bramme sugli assi urbani, partendo dallo scalo marittimo di Monfalcone fino alla destinazione del porto di San Giorgio di Nogaro.

La situazione è però peggiorata da quando il Comune ha cominciato a negare il nulla osta per il transito, a seguito della perizia (richiesta a sue spese) per la verifica dei danni provocati dalla circolazione dei tir sulle infrastrutture e per le potenziali situazioni di pericolo verso pedoni, ciclisti e automobilisti che nei loro tragitti incrociano i bestioni d’acciaio.

Così, delle numerosissime autorizzazioni rilasciate da Fvg strade nell’ultimo decennio oggi rimangono solo 18 autocarri con il permesso di circolazione in deroga. E, come rileva il comandante della Polizia locale Rudi Bagatto, «ad aprile il 99% delle autorizzazioni scadrà e pertanto tali trasporti eccezionali dovranno evitare il Comune di Monfalcone e ricorrere direttamente all’autostrada». D’altro canto, la penuria di permessi, ha fatto scattare la richiesta di controlli, per evitare che i soliti “furbetti” attraversino la città in barba ai divieti. Il comando, da alcuni mesi particolarmente scrupoloso nella verifica degli autotrasportatori, le cui licenze, carichi e documenti di viaggio quotidianamente vengono passati sotto la lente, ha così intensificato le verifiche nello specifico campo. E, in una giornata a caso, come quella di venerdì 22 marzo, quando è stato disposto dalle 9 un servizio di controllo intensivo sui trasporti eccezionali lungo via Timavo, è saltato fuori che su 15 conducenti in uscita dal porto ben 3, un quinto, violavano il Codice della strada. Questi autisti hanno subito esibito l’autorizzazione per i trasporti eccezionali valida per tutta la regione, ma il documento «non può essere – spiega Bagatto – utilizzato nel nostro comune in quanto dallo scorso settembre i trasporti multipli sono vietati quando attraversano la città». Di qui l’irregolarità sollevata dagli agenti della Polizia locale.

I trasporti da eccezionali sono diventati abusivi e come tali sono costati cari alle imprese, che hanno previsto il viaggio. I tre veicoli hanno dovuto mollare a terra il carico, composto da grandissime lamine di ferro, e sono stati sottoposti a fermo amministrativo da 1 a 2 mesi. Per quel periodo non potranno circolare. Conducenti e proprietari dei tir sono stati sanzionati con la somma di 800 euro, in più ai primi sono state sospese le patenti di guida per 15 giorni. I controlli della Polizia locale per la verifica della regolarità dei trasporti, per la sicurezza delle persone e per la lotta alla concorrenza sleale proseguiranno nei prossimi giorni, anche sulla scia delle segnalazioni dei cittadini, che lamentano i disagi subiti da questo tipo di traffici. —


 

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