Pericolo mine antiuomo in Dalmazia

In Croazia ce ne sono 74mila. Molte si trovano nell’entroterra di Zara, Spalato e Ragusa. L’Europa: bonifica entro il 2019
Di Andrea Marsanich

FIUME. Nei giorni scorsi a Drnis, cittadina dell’entroterra di Sebenico, in Dalmazia, è stata celebrata la Giornata internazionale della lotta alle mine, piaga tuttora presente in Croazia quale conseguenza del conflitto di vent’anni fa che aveva opposto l’esercito di Zagabria e i ribelli serbi. Nel corso dell’evento è stato comunicato che le aree nel Paese dove sono disseminati i micidiali ordigni si estendono su una superficie di 680 chilometri quadrati, interessando 12 regioni (escluse l’Istria e il Quarnero e Gorski kotar) e qualcosa come 95 comuni. Stando agli esperti, in Croazia sono ancora disseminate circa 74 mila mine, ordigni che dal 1991 ad oggi hanno ucciso 509 persone, ferendone altre 1975. La loro esplosione ha riguardato purtroppo anche bambini, anziani e donne, ma soprattutto agricoltori, pastori e cacciatori, con vittime anche tra gli artificieri chiamati a bonificare territori a rischio. Queste zone riguardano anche cinque regioni costiere: Zaratino, Sebenzano, Spalatino, Raguseo e della Lika e Segna, con le mine presenti però nelle parti interne di queste contee e non in prossimità del mare e nella regione insulare. La Croazia si appresta il prossimo primo luglio ad entrare a far parte dell’Unione europea e in questo senso Bruxelles ha ordinato a Zagabria di portare a termine lo sminamento del Paese non oltre il 2019. «È un compito non facile da assolvere – ha detto il premier Zoran Milanovic – perché richiede ingenti mezzi finanziari. Per anni abbiamo avuto consistenti donazioni dall’ estero, mentre ora dobbiamo arrangiarci da soli. Come risaputo, la Croazia sta attraversando una pesante crisi economica ma posso promettere che il mio governo aumenterà gli sforzi in questa direzione, garantendo maggiori mezzi finanziari per le operazioni di bonifica. Vogliamo centrare l’obiettivo fissato dall’Unione europea e abbiamo 6 anni di tempo per farlo». Come già detto, la Penisola istriana e la contea quarnerino–montana non hanno mai avuto a che fare con le mine, cosicché le due regioni altoadriatiche sono del tutto al sicuro da questo problema che interessa invece le aree continentali della Dalmazia.

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