"Pericolo Illy”. Gli avversari tentano la fuga

Basta il nome a scoraggiare il centrodestra. A Trieste possibile sfida Serracchiani-Tondo
19/01/2012 Roma,trasmissione televisiva Otto e Mezzo, nella foto Riccardo Illy
19/01/2012 Roma,trasmissione televisiva Otto e Mezzo, nella foto Riccardo Illy

TRIESTE. Riccardo Illy, alla vigilia della definizione delle liste dem, rimane un’incognita. Tutte le opzioni, ieri, erano ancora aperte: candidatura solo nell’uninominale (la più probabile), pure nel proporzionale o il nulla di fatto. Ma è bastato il nome a sgretolare le certezze avversarie.

L’effetto Illy Se il centrodestra temeva forse solo la sfida nel collegio camerale di Gorizia, l’ipotesi di Illy in campo ha riaperto i giochi anche nell’uninominale senatoriale di Trieste. Al punto che non c’è un berlusconiano che si sia fatto avanti. Chiamiamolo pure “effetto Illy”: il candidato incerto che spaventa il nemico. La definizione degli incastri a centrodestra ha portato a schierare Luca Ciriani (FdI) nell’uninominale del Senato in Friuli e dunque nel collegio della Venezia Giulia, lì dove è atteso l’industriale triestino, servirà una donna. Nei giorni scorsi si era parlato di Federica Seganti ma, a quanto pare, la casella verrà assegnata a Forza Italia. La soluzione più logica è quella che porta a Sandra Savino, solo che la coordinatrice regionale degli azzurri non ne vuole sapere. L’alternativa sarebbe quella di Manuela Di Centa, ma per l’olimpionica di Paluzza si tratterebbe di una complicata sfida fuori casa. Altro ostacolo verso la candidatura Di Centa a Trieste il fatto che nel collegio camerale cittadino troverà posto quasi sicuramente Renzo Tondo: difficile immaginare due carnici in corsa nel capoluogo regionale. Di qui la possibilità che a battersi con Illy sia un “visitor” calato da Roma proprio per cercare di portare a casa un collegio diventato improvvisamente pericolante.

Il siluro della Lega contro Riccardi
Udine 22 Aprile 2013 quartier generale Tondo Copyright Petrussi Foto Press /turco


Il clamoroso duello La giornata di ieri, anche se le trattative sono ancora frenetiche (il Pd approverà le liste domani in direzione nazionale) e i nodi da sciogliere numerosi, ha comunque piazzato qualche certezza. A centrodestra come a centrosinistra. Tanto che si possono già prevedere alcuni confronti. Il più clamoroso è quello che nel collegio triestino della Camera dovrebbe mettere di fronte Tondo e Debora Serracchiani (sempre che non tocchi a Ettore Rosato). I due grandi rivali delle regionali 2013 si batterebbero per un posto in Parlamento, con la governatrice che avrà il paracadute del posto in listino, al numero due, subito dopo Rosato. Un altro faccia a faccia tra big si profila nel collegio friulano del Senato. Da una parte Ciriani, ex vicepresidente della Regione, quattro mandati filati in piazza Oberdan, dall’altra l’europarlamentare Isabella De Monte, che ha infine accettato la richiesta del Pd. Partita quasi certa, nel collegio camerale di Pordenone, anche tra l’uscente Pd Giorgio Zanin e il vicesindaco di Sacile, la leghista Vannia Gava, mentre nel collegio camerale Codroipo-Alto Friuli potrebbero battersi Silvana Cremaschi, consigliera regionale dem, e Di Centa, che eviterebbe in questo modo lo scontro con Illy.

Nel Pd “doppia” corsa per Serracchiani e Iacop
I presidenti Debora Serracchiani (Regione Friuli Venezia Giulia) e Franco Iacop (Consiglio regionale FVG) al tavolo per il taglio dei costi della politica. (Udine 26/05/13)


I nodi irrisolti Più di qualche dubbio nel collegio udinese. Il centrodestra punterebbe sul leghista Daniele Moschioni, il centrosinistra vede ancora il ballottaggio tra il deputato uscente Paolo Coppola e il sindaco di Palmanova Francesco Martines. Ma resta valida l’ipotesi Alberto Felice De Toni: il partito sta insistendo, da Roma filtra che Matteo Renzi lo vuole fortissimamente, il rettore di Udine è tentato ma non del tutto convinto. Quanto al collegio di Gorizia, un po’ come a Trieste, il centrodestra, visto il “no, grazie” di Ettore Romoli, fatica a trovare il candidato. Il territorio non è favorevole e dall’altra parte c’è il temuto Giorgio Brandolin.

I candidati cinquestelle Nelle sfide dirette sperano naturalmente di inserirsi anche i grillini. Vincenzo Zoccano, presidente della Consulta regionale delle associazioni dei disabili, folgorato dal M5S dopo i contatti con Pd e FdI, correrà in un collegio a Trieste (più al Senato che alla Camera). A Udine, per Montecitorio, è spuntato il sardo Domenico Balzani, cantante lirico, docente al Conservatorio friulano. Per il collegio camerale di Gorizia pare poi pronto Pietro Neglie, professore di Storia contemporanea all’Università di Trieste, e per il Senato Friuli c’è Maria Chiara Santoro, dell’associazione L’Altra metà della divisa che si impegna nel sostegno alle famiglie del personale militare.

Sinistra e Patto per l’Autonomia In via di definizione pure i candidati nei collegi di LeU. Serena Pellegrino dovrebbe correre per il Senato Trieste-Gorizia, Federico Cazorzi per il Senato Friuli. Per la Camera i nomi dovrebbe essere quelli di Fabio Omero (Trieste), Paolo Vizintin (Gorizia), Carlo Pegorer (Codroipo-Alto Friuli), Chiara Casasola (Udine) e Velia Cassan (Pordenone). Per il Patto per l’Autonomia, con lo scrittore Tullio Avoledo al Senato Friuli, anche Elisabetta Basso (Senato Trieste-Gorizia), Erika Furlani (Camera Trieste) e Lucia Pertoldi (Camera Gorizia).


 

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