Perdòn a rischio incaglio Il sindaco: subito i dragaggi

Il primo cittadino in campo a difesa dei pescatori e della navigazione in laguna L’assessore Gordini: «Il problema è dato dalle norme, è vietato smuovere i fanghi». Se la situazione non cambia si rischia che a Barbana si possa arrivare solamente con le barche a fondo piatto.
Di Antonio Boemo

Il “Perdòn de Barbana” si è appena concluso e con le note difficoltà di passaggio, ma vi sono almeno altri due momenti decisamente importanti che interesseranno Barbana ad agosto e a ottobre. A Ferragosto saranno celebrati i 150 anni dell’Incoronazione della Vergine di Barbana, mentre ai primi di ottobre la statua della Vergine di Barbana, così come avviene ogni cinquant’anni, verrà trasportata solennemente a Grado.Il problema dei fanghi non riguarda solamente Barbana ma la laguna intera, dove a soffrirne particolarmente sono i pescatori che non possono più lavorare. «Non ne possiamo più – sbotta il sindaco, Edoardo Maricchio – è davvero ora di finirla. Abbiamo bisogno che i canali vengano tutti dragati. E’ un’emergenza e come tale va trattata, anche perché si parliamo del lavoro di tante persone».Il problema che attanaglia questi dragaggi è che qualcuno continua a evidenziare che in alcuni punti la laguna è inquinata e di conseguenza i fanghi devono trovare un’apposita vasca per lo smaltimento. «Vorrei proprio sapere – dice il sindaco – che differenza fa se i fanghi sono a sinistra o destra o in mezzo al canale. Se sono inquinati lo rimangono comunque. E allora spostiamoli dal centro dei canali ai lati degli stessi e basta. E’ necessario scavare, e subito!».Maricchio, letteralmente arrabbiato, evidenzia che c’è l’assoluta necessità di scavare anche le cavane, quelle piccole insenature che consentono di arrivare con le barche vicino alle mote dove ci sono i casoni. E ribadisce ancora che i pescatori non ne possono più: «Non riescono nemmeno ad andare nei loro casoni o a pescare».Più tecnicamente l’assessore Emiliano Gordini spiega che l’inquinamento è legato a valori di mercurio, in certi punti più elevati, quel mercurio che perlopiù arriva dalla foce dell’Isonzo, che raccoglie quanto giunge da oltre confine o che si trova nella zona dell’Aussa Corno. «I soldi ci sono, non ci sarebbero problemi sotto questo punto di vista – afferma Gordini – il problema è quello delle normative, in vigore da una ventina d’anni a questa parte. Non ci lasciano assolutamente movimentare i fanghi. E per quanto riguarda Barbana – precisa Gordini – meno male che qualcosa era stato dragato, altrimenti domenica non si sarebbe davvero potuti passare. I lavori di dragaggio di un tratto del canale di Barbana a ogni modo continuano ancora».In tempi precedenti all’entrata in vigore delle attuali normative si scavava e il fango veniva utilizzato per il consolidamento degli argini ai lati dei canali.La processione di Barbana ha avuto regolarmente luogo ma nel pomeriggio, dopo aver sciolto il voto di ringraziamento alla Vergine, anziché far festa nelle barche o nei bar, mangiando, bevendo e intonando le canzoni della tradizione locale, i pescatori sono stati costretti a lavorare. Hanno dovuto, infatti, dato che in nottata sono poi andati a pescare, pulire i filtri dei motori, pregni del fango movimentato durante il percorso fino all’isola del santuario.

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