Perdita d’acqua al Carciotti. Evacuati gli uffici comunali

A meno di due mesi dall’annunciata pubblicazione del bando per la sua colossale vendita, palazzo Carciotti è già stato evacuato
Foto Bruni 06.01.14 Palazzo Carciotti
Foto Bruni 06.01.14 Palazzo Carciotti

A meno di due mesi dall’annunciata pubblicazione del bando per la sua colossale vendita, palazzo Carciotti è già stato evacuato. Si tratta di una misura di sicurezza temporanea, che durerà solo fino alla fine di questa settimana, e che è stata presa dal Comune in seguito a un guasto all’impianto di riscaldamento, avvenuto martedì scorso. L’inconveniente potrebbe però indurre il Comune ad «anticipare il bando di gara per la vendita del gioiello neoclassico» la cui pubblicazione è stata prevista, finora, entro il mese di dicembre. Ad affermarlo è Maurizio Bucci, l’unico, nella rosa degli assessori comunali, ad avere sede proprio negli uffici di via Genova.

L’assessorato al Turismo, alla Promozione del territorio, allo Sviluppo economico, ai Progetti europei e alle Società partecipate riaprirà a partire da lunedì. E, così come Bucci, anche i cittadini potranno tornare ad accedere agli sportelli di via Genova solo dall’inizio della prossima settimana. Da quando la polizia locale è stata trasferita quasi per intero in via Revoltella, sono ormai pochi gli uffici aperti al pubblico ancora attivi al Carciotti. I cittadini vi accedono praticamente solo per ottenere le licenze commerciali e per le pratiche relative alla concessione delle attività turistiche e ricettive. «È anche una fortuna che sia capitato in questa settimana di festività - commenta l’assessore-. Fra la giornata di Ognissanti e il patrono di San Giusto, il disagio per il publico è stato limitato praticamente solo ad oggi (ieri, ndr). Certo - riprende - il guasto è un segnale di come lo storico palazzo abbia bisogno di essere al più presto ceduto, sistemato e valorizzato».

L’avaria è avvenuta al terzo piano. Una tubatura del riscaldamento si è rotta provocando una perdita d’acqua che rischiava di infiltrarsi nell’impianto elettrico. Da qui le ragioni di sicurezza che hanno indotto il Comune a chiudere ed evacuare tutto l’edificio. Nel frattempo gli uffici hanno provveduto a chiamare i tecnici che sono intervenuti a riparare il guasto già nella giornata di martedì. «Ieri - racconta sempre Bucci - è stata invece la volta delle “prove di tenuta”, necessarie a capire gli uffici potranno tornare aperti lunedì, come previsto».

Insomma, un lento declino per il palazzo che venne progettato dall’architetto Matteo Pertsch per il commerciante greco Demetrio Carciotti e che venne consegnato alla città nel 1803. L’aministrazione non era in grado di sostenerne la riqualificazione, Si è aperta così la strada della vendita, da cui le casse comunali potrebbero ricavare almeno 21 milioni di euro, cifra cui ammonta la base d’asta. I gruppi privati che si sono fatti avanti vorrebbero trasformarlo in un grande albergo di lusso, da cui i turisti più abbienti potrebbero godere della vista sulle Rive e dell’affaccio su Ponterosso.

 

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