Per Miss Maturanda si sospende la lezione. Polemica al liceo

Al classico Dante Alighieri di Gorizia presentato il concorso di bellezza. La preside: “Agli organizzatori non avevo dato alcuna autorizzazione”

GORIZIA. C'è una buona notizia: non tutti gli studenti sono uguali. Non tutti si mettono in fila per avere un autografo e una fotografia con la stella del Grande fratello in tour e non tutti hanno come obbiettivo nella vita quello di apparire a tutti i costi. Per dirla in altre parole, tra i ragazzi c'è anche chi rifiuta i modelli proposti da un certo mondo della comunicazione. C'è chi, come una studentessa del liceo classico Dante Alighieri di Gorizia ha deciso di dire "basta". Casus belli l'interruzione di una lezione di storia per dare spazio alla presentazione del concorso di bellezza "Miss Maturanda", in programma domani sera al Together di Tavagnacco.

In una lettera la studentessa scrive: «La lezione di storia dell'ultima ora è stata interrotta per la presentazione di un concorso di bellezza da parte di due organizzatrici del progetto che hanno fornito alla classe volantini con stampate sopra le pubblicità di alcuni outlet e foto di ragazze in bikini che hanno precedentemente partecipato all'iniziativa. Costoro hanno tenuto a precisare di essere state esplicitamente autorizzate a propagandare nelle classi l'evento da parte della preside».

Qui viene il punto dolente: «Vorrei esprimere alla preside Laura Fasiolo - prosegue la studentessa - le mie perplessità per quanto riguarda la pertinenza del progetto con l'educazione e la formazione scolastica di noi alunni e, in particolare, riguardo alla discutibilissima validità intellettuale di tale evento. Non solo ritengo che la presentazione di simili iniziative sia contraddittoria con il ruolo dell'istituzione scolastica, nonché offensiva per noi studenti, ma sono anche convinta che la scuola stessa dovrebbe, nel tentativo di formare dei futuri cittadini, mettere in evidenza la vuotezza di significato del continuo incitamento da parte della società odierna, fomentato soprattutto dal mondo televisivo, al mettersi in mostra svendendo il proprio corpo e svilendo le proprie capacità intellettive. Sono piuttosto delusa che la scuola invece si stia adeguando a questi modelli di basso livello».

Da parte sua la preside Fasiolo sembra essere d'accordo con la studentessa e assicura di non aver mai dato l'autorizzazione alle ragazze: «Non ho permesso ad alcuno di entrare nelle classi e, in ogni caso, se anche lo avessi fatto, l'avrei fatto in forma scritta, non certo verbale. Queste ragazze sono state delle approfittatrici. Non è ammissibile che una persona entri in classe in questo modo».
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo