Per lo shopping ressa anche di giorno

La corsa agli acquisti non allenta la morsa del traffico, dolci e giochi in testa
Di Micol Brusaferro
E' già festa natalizia a Trieste. Approfittando della giornata di sole, benché fredda, in tanti hanno scelto il centro per fare una passeggiata tra bancarelle, Babbi Natale e la pista ghiacciata. Molte le famiglie con i bambini attratti dai colori e dall'allegra confusione. Ovviamente, il cuore è piazza Unità d'Italia. Al centro un Babbo Natale in carne ed ossa, seduto su un piccolo trono posto su un ampio tappeto, regala ai bimbi dolcini, caramelle, lecca-lecca lasciandosi fotografare. ANSA/FRANCESCO DE FILIPPO
E' già festa natalizia a Trieste. Approfittando della giornata di sole, benché fredda, in tanti hanno scelto il centro per fare una passeggiata tra bancarelle, Babbi Natale e la pista ghiacciata. Molte le famiglie con i bambini attratti dai colori e dall'allegra confusione. Ovviamente, il cuore è piazza Unità d'Italia. Al centro un Babbo Natale in carne ed ossa, seduto su un piccolo trono posto su un ampio tappeto, regala ai bimbi dolcini, caramelle, lecca-lecca lasciandosi fotografare. ANSA/FRANCESCO DE FILIPPO

Negozi pieni fin dal mattino, locali affollati di amici tra caffè e brindisi festivi, comitive a passeggio tra le bancarelle del mercatino e piazza Unità d'Italia, tanti turisti, molti acquirenti sloveni e croati, e l'immancabile parcheggio selvaggio. Sono gli ingredienti principali dell'ultima domenica di shopping prima del Natale nel centro cittadino che, complice il bel tempo, ha registrato un afflusso costante di persone nell'arco di tutta la giornata. Difficile già in mattinata trovare un parcheggio libero, pieni tutti gli stalli sulle Rive e nelle vie vicine, con tanto di automobilisti indisciplinati, che hanno lasciato il proprio mezzo in sosta senza troppi pensieri in Corso Italia, via Imbriani, via San Spiridione, via Carducci e Ponterosso. Almeno ieri hanno risparmiato il molo Audace, utilizzato qualche sera fa come park abusivo improvvisato. Tante le persone con borse, pacchi e pacchetti, alla ricerca del regalo perfetto, ma per molti non sarà un Natale all'insegna delle spese pazze. «Quest'anno sono in tanti a risparmiare - spiegano due genitori - tra gli amici la tendenza è quella di fare doni soprattutto ai più piccoli, tra adulti solo qualche pensierino, mentre per abbigliamento e accessori aspettiamo i saldi che iniziano molto presto».

Non si bada a spese su giocattoli in particolare ma anche i beni tecnologici pare non risentano molto della crisi, tanto che alcuni modelli costosi di smartphone, di ultima generazione, in qualche negozio hanno registrato più richieste che disponibilità. Ma più in generale la tendenza è di optare per regali più economici, mentre si preferisce investire sul fronte alimentare, per il cenone e il pranzo tradizionale. Pesa la crisi generale, con i rincari e spesso la tredicesima se ne andrà per bollette e altri esborsi ordinari, oltre a cibo e bevande. Ieri molti hanno approfittato per riempire il carrello della spesa, con panettoni, pandori e altre golosità classiche, da regalare o da consumare nel prossimo week end. Affollati anche i centri commerciali, dove in molti hanno abbinato la spesa al supermercato all'acquisto dei doni da sistemare sotto l'albero e in alcuni casi lo shopping è stato accompagnato da musica, iniziative per i bambini e la presenza di Babbo Natale. Molti anche i commercianti che nelle zone meno centrali hanno deciso di tenere aperto ieri, anche se i risultati non sono stati molto gratificanti, visto che la maggior parte della gente si è comunque riversata nel cuore della città.

Secondo l'indagine di Confesercenti Swg, resa nota alcuni giorni fa, la spesa media prevista sarà di 600 euro a famiglia, un risultato in linea rispetto a quello dello scorso anno (609 euro). Aumentano però i nuclei familiari in difficoltà e quattro su dieci spenderanno meno di 250 euro, quest'anno saranno il 40%, in salita di 7 punti rispetto al 2015. In media ogni italiano comprerà sette doni, ma c'è un 16% che stima di arrivare fino a 20, il 58% ha l'abitudine di fare regali ai propri cari senza escludere nessuno, un altro 31% del campione dichiara di concentrarsi principalmente sui bambini e un altro 11% usa comprare un presente solo ed esclusivamente per i più piccoli. Dati che trovano conferma anche a Trieste. E mentre nei prossimi giorni gli acquisti continueranno, ultima domenica e ultimo giorno di shopping in assoluto ieri da Gaggi, che dopo 92 anni ha deciso di chiudere i battenti, con tante dimostrazioni di affetto ricevute ormai da settimane dai clienti, mentre il 24 dicembre sarà l'ultimo giorno di apertura anche per un altro esercizio commerciale storico, Smolars, che dice addio ai clienti dopo 144 anni.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo