Per l’abitabilità basta un “clic” al computer

Il certificato di abitabilità di poco meno di 10mila case di Trieste ottenuto con un clic sul computer. E’ questa la grande novità che promette di snellire e agevolare il lavoro di notai, agenzie...
Di Ugo Salvini

Il certificato di abitabilità di poco meno di 10mila case di Trieste ottenuto con un clic sul computer. E’ questa la grande novità che promette di snellire e agevolare il lavoro di notai, agenzie immobiliari, tecnici, costruttori, oltre che ovviamente dell’ufficio del Comune, finora impegnato nel raccogliere le richieste e nel consegnare i certificati su carta. Sarà sufficiente entrare nel sito del Comune, www.retecivica.trieste.it, cliccare su archiep.comune.trieste.it, e inserire nella maschera che si aprirà il nome della via e il numero civico dell’ente al quale si è interessati. A quel punto, la storia dell’abitabilità del 35% delle 27mila case di Trieste sarà accessibile a tutti. Stop alle file e alle attese dunque. Fino a ieri, le richieste di certificati su carta erano di circa una cinquantina alla settimana, pari a poco meno di 2mila all’anno. L’annuncio della partenza del nuovo servizio è stato dato ieri dalla vice-sindaco, Fabiana Martini, dall’assessore Elena Marchigiani e alcune responsabili dell’ufficio che si occupa di queste procedure. «Abbiamo ribaltato la situazione preesistente – ha spiegato la dirigente, Tiziana Tiozzo – perché finora bisognava mettersi in fila e aspettare, dimostrando di essere soggetto legittimato e autorizzato a fare la richiesta e poi ritornare per ritirare il documento desiderato. Adesso invece – ha precisato - in qualsiasi momento, chiunque potrà accedere ai dati, stando seduto davanti allo schermo del pc e, una volta messi a video, li potrà stampare o trasformare in documento pdf». Ovviamente, per rispetto della legge sulla privacy, si potrà accadere solo ai dati pubblici: il certificato di abitabilità è uno di questi. Esso avrà validità a tutti gli effetti. Barbara Bigi, responsabile dell'Archivio del Comune, ha evidenziato che «i dati in nostro possesso sono costantemente arricchiti e aggiornati, senza cancellare i precedenti, perciò saranno sempre visibili le date delle aggiunte e delle modifiche. Le visure saranno chiare e delineeranno l'evolversi della vita del singolo immobile. Per favorire il dialogo a distanza con chi consulterà i nostri archivi – ha proseguito – abbiamo predisposto un vocabolario che supera i tecnicismi tipici di questo settore». Una curiosità: i cinque anni di lavoro che sono stati il presupposto per arrivare al traguardo di ieri sono serviti a introdurre dati a iniziare dal 1823. Martini ha ribadito che «uno degli obiettivi di questa amministrazione é di aumentare il più possibile il numero dei documenti e dei servizi che si possono ottenere on line». Marchigiani ha concluso che «in un momento di crisi come quello attuale, la semplificazione é ancor più importante».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo