«Per il Comune è chiusa la questione Tlt»
In Municipio c’era chi si sentiva in obbligo di mettere “in guardia” i concittadini dalle sirene del Tlt. Della serie: occhio all’obiezione fiscale, e via dicendo. Da lunedì, a quanto pare, la remora non c’è più. Per il Consiglio comunale, dopo la risposta del viceministro degli esteri Marta Dassù all’interrogazione del deputato pentastelle Aris Prodani, il caso è chiuso. Paolo Rovis ha anticipato ieri che nella Conferenza dei capigruppo di oggi - nella quale si sarebbe dovuta cercare alla presenza di Roberto Cosolini una mozione condivisa sul caso Tlt, con tanto di presa di posizione del sindaco stesso - ritirerà la sua richiesta, all’aula nella sua interezza, di occuparsi della questione. Il presidente del Consiglio comunale Iztok Furlanic, che presiede pure la Conferenza dei capigruppo, pur intendendo aspettare la riunione odierna nel rispetto delle procedure, ha già fatto sapere a propria volta ieri che “benedirà”, come la «soluzione migliore», se sarà effettivamente questa, la scelta di Rovis. «Mi sembra evidente - così il neocapogruppo del Pdl - che siano venuti meno, dopo la risposta del viceministro Dassù all’onorevole Prodani, i motivi per i quali avevo chiesto che la popolazione fosse informata sulle conseguenze di eventuali comportamenti. Credo che ai cittadini siano arrivate risposte chiare. Poi, chi vuole, agisca come meglio ritiene, però quanto meno sarà stato avvertito. Il discorso per me è quindi chiuso. Il mio obiettivo era, appunto, quello di poter dare alla gente un’informazione istituzionale certa. La cosa la ritengo assolta».
«Per il momento - ha messo le mani avanti nel pomeriggio di ieri Furlanic - agli atti del Consiglio comunale resta l’ordine del giorno della Conferenza dei capigruppo che prevede la trattazione di una mozione condivisa, anche davanti al sindaco. Tale scaletta cambierà ovviamente all’atto della comunicazione ufficiale delle sue intenzioni da parte di Rovis. Detto questo, prendo atto che si tratta della soluzione migliore, così come prendo atto che finalmente è arrivata una comunicazione esaustiva in tal senso da parte del governo nazionale. Poi è ovvio che anche questa ennesima dichiarazione non servirà a cambiare idea in chi è convinto che il Tlt è realizzabile. Ognuno a questo punto è responsabile delle cose in cui crede, specie dopo che il governo ha smentito categoricamente determinate teorie».
Proprio stamani alle 10, in concomitanza con la discussione al Tar del ricorso di 57 triestini che chiedono l’annullamento delle ultime elezioni regionali poiché svolte «in violazione del diritto internazionale», è annunciato un sit-in in piazza Unità dei sostenitori del Tlt.(pi.ra.)
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