Per anni pilota dell’Alitalia Si era trasferito a Roma

Mario Grusovin si era trasferito ormai da parecchi anni a Roma. Ormai, la Capitale era diventata la sua seconda casa. Era stato apprezzato pilota dell’Alitalia, quindi era andato in pensione. Viveva...

Mario Grusovin si era trasferito ormai da parecchi anni a Roma. Ormai, la Capitale era diventata la sua seconda casa. Era stato apprezzato pilota dell’Alitalia, quindi era andato in pensione.

Viveva a Casal Palocco ma a Gorizia ci sono ancora diversi parenti oltre ad amici e conoscenti. Come spighiamo più diffusamente nell’articolo in alto, era sposato con Imperia De Rocco, figlia del maestro di scuola Celestino: molte le generazioni di goriziani che l’hanno avuto come insegnante. La signora Imperia, che abitava con il marito a Casal Palocco, era deceduta lo scorso marzo.

Al momento della scomparsa, Mario Grusovin indossava una maglietta bianca, bermuda di color marrone e calze bianche: ai piedi un paio di ciabatte azzurre. Presentava una cicatrice al braccio destro. Allontandosi dall’ospedale pare che avesse detto di uscire per recarsi a casa a prendere della biancheria.

Difficile dire se in quel momento l’anziano fosse completamente lucido e se quella fosse solo una scusa per allontanarsi indisturbato, oppure se in quel momento la malattia avesse oscurato il suo cervello e fino a che punto. Tanti punti interrogativi che, probabilmente, non troveranno risposta.

La speranza di trovarlo ancora in vita non aveva mai abbandonato la famiglia che aveva anche tappezzato la città di volantini e rivolto numerosi appelli ma negli ultimi giorni tutti ormai temevano il peggio: questo è quanto emerge dai giornali romani online.

Diversi erano stati gli avvistamenti e le telefonate in quei lunghissimi giorni ma che non avevano avuto un seguito concreto. Poi la tragica scoperta, ancora da confermare attraverso gli esami del dna, che ha fatto precipitare nel dolore parenti e amici che non hanno mai smesso di cercarlo nella speranza di trovarlo in vita.

Stando sempre a informazioni web della stampa locale, il signor Mario, malato di Alzheimer, era stato trasportato dal 118 al Pronto soccorso dell’ospedale Grassi dopo un malore accusato in casa, ma di lui ad un tratto non si erano avute più notizie. Si attende a momenti l’esito del dna e dell’autopsia sul corpo dell’anziano. Quelle appena trascorse erano state giornate di profonda angoscia quelle che stanno vivendo i familiari di Mario Grusovin, l’81enne che si era allontanato dall’ospedale Grassi di Ostia, dove era ricoverato, il 6 settembre scorso. Il signor Grusovin, che soffriva di alcune patologie per le quali doveva assumere dei farmaci, capelli bianchi e occhi azzurri, alto 1.78, al momento della scomparsa indossava una maglietta bianca, bermuda marrone chiaro, calze bianche e ciabatte azzurre, non aveva con sé né documenti né cellulare.

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