Per 24 ore si ritorna in zona arancione. Sì a shopping e caffè da asporto al bar
TRIESTE. Il Friuli Venezia Giulia, come il resto d’Italia, torna per 24 ore in zona arancione. Meno vincoli e divieti, quindi, ma niente libera tutti. I controlli continueranno anche perché i contagi da Covid-19 non accennano a diminuire. E domani si tornerà in zona rossa, fino al 6 gennaio compreso.
Oggi sarà possibile spostarsi liberamente all’interno del proprio Comune, ma non raggiungerne un altro. Vietato, ovviamente, anche recarsi anche in un’altra regione, a meno che non esistano comprovati motivi da indicare nell’autocertificazione. Deroghe previste solo per esigenze lavorative, di salute o situazioni di emergenza. Il modulo va compilato anche se serve muoversi durante il coprifuoco, che resta in vigore dalle 22 alle 5.
Fino al 6 gennaio sarà possibile, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici tra le 5 e le 22, e nel limite massimo di due persone, insieme a eventuali figli minori di 14 anni e alle persone disabili o non autosufficienti che fanno parte dello stesso nucleo familiare.
Tutti i negozi sono aperti oggi e molti approfitteranno per preparare i nuovi prezzi e le vetrine per i saldi invernali, che in Fvg inizieranno il 7 gennaio. Resta il limite di accesso per i clienti, indicato all’ingresso, in base alla metratura dell’esercizio commerciale, e l’obbligo di mantenere distanziamenti, evitando assembramenti dentro e fuori.
Bar e ristoranti tornano operativi ma solo con il servizio di asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio senza limiti di orario. Resta il divieto di consumare cibi e bevande negli spazi esterni dei locali. Possono rimanere aperti dopo le 18 solo i bar nelle aree di servizio e rifornimento carburante lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.
Alcuni locali a Trieste, come in altre città, soprattutto nei centri cittadini, hanno scelto di chiudere durante le vacanze, alla luce del minor afflusso di clienti e l’assenza totale di turisti. Molti riapriranno il 7 gennaio, come si legge anche su porte e vetrine, nella speranza che, in quella giornata, si torni in zona gialla. Avvisi in tal senso sono stati diffusi anche sui social.
Dopo la stretta sul cenone di Capodanno, con l'obbligo di servire la cena solo all'interno delle stanze, nessuna restrizione ulteriore è in vigore al momento per gli alberghi, anche per quanto riguarda la ristorazione, che resta comunque aperta solo per gli ospiti che pernottano nelle varie strutture, anche se la maggior parte degli hotel registrato pochissime camere occupate
Come detto domani scatterà la nuova stretta fino al 6 gennaio. Certificazione d’obbligo per uscire di casa, per qualsiasi tipo di attività, e spostamenti possibili solo se necessari. I negozi rimarranno chiusi, tranne che per alcune attività, come alimentari, edicole e farmacie. Invariati i limiti per bar e ristoranti. —
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