Pensioni Fvg, pressing su Lanzillotta

Lunedì il ministro arriva a Trieste. Tesini: «Vanno quantificate le risorse»
TRIESTE Il trasferimento dallo Stato alla Regione dei beni dismessi (caserme e terreni demaniali), quelli in tema di viabilità, il federalismo fiscale e soprattutto il travaso da Roma al Friuli Venezia Giulia del gettito fiscale relativo alle pensioni erogate dall’Inps. Questi saranno i temi principali sul tavolo della Commissione paritetica Stato-Regione che lunedì incontrerà a Trieste il Consiglio regionale.

L’incontro promosso dal presidente Alessandro Tesini convolgerà i capigruppo e la Quinta Commissione consiliare. È un incontro che riveste particolare importanza in quanto vedrà la partecipazione del ministro per gli Affari regionali Linda Lanzillotta che avrà modo di confrontarsi anche con il presidente della Regione Riccardo Illy.

Quella di lunedì dunque potrebbe essere una tappa decisiva per comprendere se e come il Governo intende attuare la disponibilità già manifestata sul trasferimento delle tasse sulle pensioni.

La Commissione paritetica è formata da tre componenti di nomina del Governo (Carlo Malinconico, che la presiede, Sergio Bartole e Isabella Bruni) e tre di nomina del Consiglio regionale (Renzo Travanut, Franco Richetti e Marzio Strassoldo per la Cdl). È la prima volta che nella nuova composizione, maturata dopo le politiche dell’anno scorso, viene ospitata al completo in piazza Oberdan. «Si tratta di fare il punto sul lavoro fatto in quest’anno - spiega il presidente del consiglio regionale Alessandro Tesini - e per definire le norme di attuazione dei trasferimenti già accordati. Sul gettito da trattenere in Regione resta soltanto da definire gli aspetti procedurali, mentre l’operazione sulle pensioni Inps comporta un onere strutturale ancora da quantificare. Sul tavolo della paritetica c’è poi anche la ridefinizione della compartecipazione sui costi della sanità».

«Faremo un bilancio dell’attività - sottolinea il diessino Renzo Travanut - e getteremo le basi per il lavoro dei prossimi annni». «Dobbiamo definire i passi - dice Marzio Strassoldo che rappresenta in commiossione l’opposizione - sulla riscossione diretta delle imposte». «Quello di lunedì a Trieste rappresenta l’inzizio di un percorso già ben avviato tra la commissione, il ministro Lanzillotta e i vertici politico-amministrativi Friuli Venezia Giulia» si limita a dire il sottosegretario agli Interni Etttore Rosato.


LE PENSIONI
Manca la quantificazione del gettito fiscale ma la paritetica ha di fatto già dato la disponibilità ad avanzare una soluzione positiva per il trasferimento alla Regione delle tasse delle pensioni. Si tratta si una partita importante perché nel Friuli Venezia Giulia l’Inps eroga oltre 440 mila pensioni (secondo il dato del 2005). Dal momento che l’istituto previdenziale ha la sede legale nel Lazio i soldi delle tasse restano in quel territorio. Inps e ministero sono ancora alle prese con la quantificazione dei tributi perché le pensioni sono diversi per gli importi e le aliquote cui sono soggetti i redditi.


LE TASSE
La proposta che riguarda la tassazione ordinaria è molto più concreta. Dal primo gennaio del 2008 infatti non sarà più trattenuta a Roma prima di essere reinviata alla Regione secondo i parametri del patto di stabilità. Secondo il bilancio della Regione il gettito fiscale annuo ammonta a 2,3 miliardi di euro. Ma questa somma vanno ad aggiungersi circa 800 milioni di euro dal momento che i pagamenti sono lievitati fino a quota 5,2 miliardi con un incremento di quasi il 20% rispetto al 2005. Un incremento che è dovuto alla crescita dell’economia regionale e alla riscossione della prima quota del maxicredito che la Regione vanta nei confronti dello Stato». Con le norme di attuazione statutaria varate a inizio mese dalla paritetica si prevede il trasferimento diretto a partire appunto dal prossimo anno.


IL MAXI-CREDITO
La nuova procedura perfezionata dalla paritetica consentirà, oltre a notevoli risparmi, di annullare l’accumulo di un altro credito con Roma. Stato e Regione potranno anche definire in via definitiva tempi e modalità del piano di rientro del «maxicredito». Resta ancora aperta la questione che riguarda le risorse destinate alla gestione del sistema sanitario.


SANITÀ
La commissione paritetica finora ha approvato il criterio della «significatività» nell’ambito della spesa sanitaria. In pratica ogni qual volta la crescita dei costi sarà appunto «significativa» Roma provvederà a una compensazione delle risorse attraverso le decime dell’Iva. La commissione non ha ancora definito i meccanismi che faranno scattare la perequazione ma ha deciso che entro un paio di mesi da ministero e giunta regionale.

Riproduzione riservata © Il Piccolo