Pendolarismo del pieno: consumi a picco (-60%)

Continua la fuga degli automobilisti triestini in Slovenia per un mix tra risparmio e abitudine ma la convenienza con gli sconti è solo per i diesel: molti non sanno che la erde in Italia viene a costare anche meno che nella vicina Repubblica. I gestori stranieri confermano che quasi il 90% dei clienti proviene dal capoluogo giuliano
Una pompa di benzina
Una pompa di benzina

Chiamatelo pure il “pendolarismo del pieno”. O semplicemente la “fuga” verso le pompe di benzina e gasolio d'oltre confine. Che la si guardi da una prospettiva o dall'altra, il concetto non cambia: da molti anni ormai il fenomeno dell'acquisto di carburante da parte dei triestini nella vicina Slovenia è diventato un'abitudine consolidata. Dal 2007 il calo nelle vendite di carburante è del 60%.

E' sufficiente transitare attraverso gli ex valichi confinari della provincia, da Fernetti a Pese, passando per Basovizza, per rendersene conto. A essere presi d'assalto sono soprattutto i distributori posizionati a poche centinaia di metri dal confine, dunque in “location” particolarmente strategiche per chi arriva dalla nostra città. Le vetture con targa italiana, per la stragrande maggioranza provenienti da Trieste, si susseguono ininterrottamente verso il rifornimento.

La conferma che la clientela sia per lo più “straniera” arriva dagli stessi gestori, che la quantificano in una percentuale che varia dal 70 fino al 90 per cento e che è direttamente proporzionale alla vicinanza dei distributori con il confine. Un flusso che continua da molto tempo e che aveva subito un rallentamento soltanto negli anni dell'agevolata provinciale - fanno sapere i gestori sloveni - ma che poi è tornato a salire. Una scelta che deriva da un mix di risparmio e di abitudine.

«Vengo a fare benzina in Slovenia da anni», afferma Caterina che abita in Barriera e che ammette di non essere in possesso della tessera regionale per la benzina agevolata. «Ne approfitto anche per fare la spesa nei market ed in questo modo risparmio su più fronti». Enrico abita a Roiano e conferma che fare il pieno in Slovenia è ormai un fatto normale. «Non ci faccio più nemmeno caso a quanto risparmio», dichiara. «In pochi minuti arrivo al confine e mi rifornisco del necessario, mentre la tessera regionale la uso solo per il motorino».

Ma quanto si risparmia concretamente con un pieno di carburante effettuato oltre confine rispetto ad uno erogato in città? Dipende innanzitutto se si tratta di benzina o di gasolio e se soprattutto prendiamo come riferimento il prezzo pieno del carburante, senza cioè lo sconto regionale, ed è proprio in quest'ultimo caso che la differenza è notevole. Il prezzo del carburante sloveno è imposto ed è lo stesso su tutto il territorio sloveno, variando solo ogni due settimane: in questi giorni, ad esempio, la benzina si compra ad 1 euro e 26 centesimi al litro, mentre il gasolio è fissato ad 1 e 19.

Questo significa che, con i prezzi italiani che oscillano continuamente e che in questi giorni si aggirano mediamente su 1 euro e 47 centesimi per la benzina e 1 e 43,5 per il gasolio, ecco che il risparmio è di oltre 20 centesimi al litro per la benzina e di circa 25 centesimi per il gasolio. Il che tradotto significa, ad esempio per un pieno da 50 litri, un risparmio di 10 euro per una vettura a benzina e di 12 euro e 50 per un'automobile diesel.

Diverso il discorso se nel calcolo viene inserito lo sconto regionale che ammonta a 21 centesimi al litro per la benzina e a 14 per il gasolio: nel primo caso il gap tra i due prezzi viene sostanzialmente annullato, mentre sul fronte del gasolio rimane una differenza di una decina di centesimi a favore della Slovenia. «Per quel che riguarda la benzina i nostri distributori sono competitivi con il prezzo sloveno, mentre siamo ancora distanti per il gasolio», afferma Mario Millo, presidente provinciale Figisc (Federazione italiana gestori impianti stradali carburante).

«Con l'applicazione dello sconto regionale, direi che un buon 80 per cento dei distributori triestini propone un prezzo della benzina che si allinea con quello della Slovenia ed anzi risulta inferiore, sia pur di poco: discorso diverso per il gasolio che, anche comprendendo lo sconto regionale, paga in media una differenza di circa dieci centesimi al litro. Il problema vero però è che c'è ancora molta disinformazione tra la clientela: si pensa di risparmiare sempre e comunque con il rifornimento d'oltreconfine, ma in realtà non è così. Una questione di abitudine e di mentalità che però non è supportata da calcoli reali».
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