Pellegrinaggio a Castelmonte scoprendo le chiese rurali

ROMANS. Partiti in pieno buio alle 6 del mattino dal sagrato della chiesa parrocchiale di Romans hanno camminato per nove ore i 40 pellegrini che dal centro isontino hanno raggiunto a piedi, dopo 34...

ROMANS. Partiti in pieno buio alle 6 del mattino dal sagrato della chiesa parrocchiale di Romans hanno camminato per nove ore i 40 pellegrini che dal centro isontino hanno raggiunto a piedi, dopo 34 chilometri di strada, il santuario mariano di Castelmonte, sopra Cividale del Friuli. L'iniziativa, l'ultima in ordine di tempo, è stata promossa dal Circolo Acli “Mario Fain” e dal gruppo di ricerca “I Scussons”, di Romans d'Isonzo, assieme all’associazione “Iter Aquielense” di Mariano del Friuli. Nel lungo tragitto, affrontando le diverse salite che hanno caratterizzato il suggestivo percorso, la comitiva, divisa circa a metà tra uomini e donne, ha avuto modo di visitare diverse suggestive chiese campestri sparse sul territorio, ad iniziare da quella di San Giovanni a Cormons, per proseguire con quelle di San Giorgio sopra Brazzano, di San Giovanni Battista a Prepotto e di San Pietro Apostolo a San Pietro di Cazzacco, dove la goriziana Elisabetta Zappalà si è fatta pure portavoce del sentimento del gruppo inviando idealmente al nuovo arcivescovo di Gorizia, monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, gli auguri di buon lavoro. Giunti al santuario poco dopo le 15, i pellegrini sono stati accolti da uno dei frati Cappuccini, il quale ha illustrato loro la storia del santuario, prima di concludere la visita con una preghiera, un canto liturgico e la rituale foto ricordo.

Edo Calligaris

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