Pedoni categoria a rischio specie da marzo a ottobre

Dei quasi 400 investimenti del 2018 sono 177 quelli avvenuti in zona triestina Vengono coinvolti soprattutto over 65. Le cause? Distrazione e velocità elevata

TRIESTE. I pedoni restano tra i soggetti più coinvolti negli incidenti. Trieste si conferma da anni maglia nera in regione, malgrado sia la provincia più piccola d’Italia per estensione, e registra tra i pedoni il più elevato numero di vittime e di feriti in Friuli Venezia Giulia.

Nella nostra regione nel 2018, su un totale di 76 incidenti mortali, nove hanno coinvolto dei pedoni: quattro di questi sono morti sulle strade triestine, uno su quelle della provincia di Gorizia – l’area che registra da sempre meno vittime a piedi sulla strada in regione – e due rispettivamente in quella di Udine e Pordenone. Seppur in lieve calo, resta elevato il numero dei pedoni feriti, in molti casi con conseguenze importanti che determinano anche invalidità permanenti.

I dati dell’Automobile Club Italia relativi allo scorso anno indicano che sulle strade della nostra regione siano rimaste ferite a seguito di sinistri stradali 397 persone: ben 177 nella sola provincia di Trieste, 53 in quella di Gorizia, 120 di Udine e 47 in provincia di Pordenone. Delle nove vittime in Friuli Venezia Giulia, 4 avevano superato i 65 anni, 2 avevano un’età tra i 55 e i 64 anni e 3 tra i 30 e i 54.

Gli over 65 restano i più fragili, basti pensare che tra i 397 feriti, 138 avevano superato quel limite di età. Una percentuale che rispecchia anche la fotografia su Trieste, dove i pedoni feriti in età anziana sono stati 66 ma se ne sono registrati anche 13 tra i minori tra 0 e 13 anni, 23 tra i 18 e i 29 anni. Tra le cause soprattutto la distrazione, anche dello stesso pedone, e l’elevata velocità del veicolo che li ha investiti. A livello nazionale, in queste circostanze, nel 2018 su un totale di 172.553 incidenti (3.086 mortali) a perdere la vita sono stati 609 pedoni, un dato in crescita dell’1,5%.

Nel 2017 nei 3.378 incidenti mortali, 600 vittime erano pedoni, un peggioramento del 5,3% rispetto al 2016. L’indice di mortalità per i pedoni, pari a 3,2 ogni 100 incidenti per investimento di pedone, è quasi cinque volte superiore a quello degli occupanti di autovetture (0,7). All’interno di un ambiente molto complesso come la viabilità stradale, i pedoni rappresentano la categoria di utenti maggiormente vulnerabile perché spesso non percepiti dall’utente “forte”, in particolare le automobili.

In generale, in regione, più del 40% dei sinistri stradali avviene lungo un rettilineo, sia sulle strade urbane che su quelle extraurbane. In ambito urbano gli incidenti che avvengono nei pressi di una intersezione rappresentano il 22,8% del totale, seguono quelli che si verificano in corrispondenza degli incroci (17%) e in curva (9,7%). Lungo le strade extraurbane il 21,2% degli incidenti si verifica in curva, il 14% nei pressi di una intersezione. La concentrazione degli incidenti e più elevata nei mesi che vanno da marzo ad ottobre, periodo in cui è maggiore la mobilità legata a periodi di vacanza. In questi otto mesi si conta in Fvg oltre il 70% degli incidenti.

Quasi il 77% degli incidenti ha luogo tra le 8 e le 20 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra mezzanotte e l’una e tra le 4 e le 5 della notte, soprattutto il venerdì e il sabato notte.

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