Pedofilia, fra gli indagati in Cile un vescovo nato a Udine

Le rivelazioni di un giornale cileno: inchiesta su Luis Infanti della Mora, di origini friulane: avrebbe coperto reati commessi da altri religiosi

SANTIAGO DEL CILE Il vescovo cileno di San Felipe, Cristián Contreras, è indagato per denunce nei suoi confronti per «reati contro l'ordine delle famiglie, la morale pubblica e contro l'integrità sessuale». Finora, ricorda oggi giovedì 13 settembre il quotidiano La Tercera, si sapeva solo che erano sette i membri della gerarchia cattolica cilena, mentre l'unico nome emerso ufficialmente era quello del cardinale arcivescovo di Santiago del Cile, accusato di aver coperto presunti abusi sessuali commessi dal suo ex "Cancelliere", Oscar Muñoz.

Ora il giornale cileno ha rivelato che la Procura cilena sta svolgendo indagini su Contreras, per possibili reati di carattere sessuale da lui commessi direttamente; e indagini anche sul vescovo di Aysén, Luis Infanti della Mora, nato in provincia di Udine, che avrebbe coperto reati commessi da altri religiosi nella casa per bambini Don Guanella, ora chiusa dalle autorità.

Per quanto riguarda il vescovo Contreras, si è appreso anche che la causa nei suoi confronti è stata avviata lo scorso 28 giugno dopo la denuncia di un giovane che accusa il prelato di reati con «connotazione sessuale» accaduti dieci anni fa nella sua residenza.

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