«Pediatria, così non va» La rivolta delle mamme

Critiche alla decisione di potenziare gli orari solo nell’analogo reparto di Latisana Romoli: «Offesa alla nostra città». La replica dell’Aas: «Pochi medici disponibili»
Di Francesco Fain

«Una vergognosa disparità di trattamento». «Una città considerata di serie B».

Si scatena la rabbia in città dopo la decisione della Regione di riaprire Pediatria all’ospedale di Latisana, garantendo il servizio sette giorni su sette, 24 ore su 24. Le mamme goriziane sono infuriate. E con esse pure l’amministrazione comunale che, da più di due anni, chiede senza fortuna che il reparto osservi, quantomeno, un orario “prolungato” rispetto a quello striminzito odierno. «Serve un Pronto soccorso pediatrico. E subito. Non si possono spedire i bambini all’astanteria assieme a feriti, ammalati, infortunati», l’attacco delle mamme.

Com’è noto, il Punto nascita non c’è più ormai da più di due anni. Chiuso, smantellato, considerato «non sicuro», perché non riusciva nemmeno lontanamente a raggiungere il tetto dei 500 parti/anno. Ma dal luglio 2014, data della sua chiusura, anche Pediatria è diventata un «reparto dimezzato». Nulla contro gli operatori che si danno da fare con scrupolo e attenzione ma molto da ridire, da parte di mamme e amministratori comunali, sul ridimensionamento del servizio che è un nervo scoperto per molti genitori goriziani.

Un reparto

dimezzato

Il reparto, è risaputo, chiude alle 18: qualsiasi cosa accada dopo questo orario ci si deve rivolgere al Pronto soccorso del San Giovanni di Dio, o al reparto di Pediatria di Monfalcone secondo i protocolli oppure a un altro ospedale regionale. Il più delle volte, ci si rivolge all’astanteria di Gorizia visto che è la più vicina.

«Sono arrabbiato (in realtà usa un termine più colorito, ndr). A Latisana, che è a cinque minuti da Portogruaro e da quell’ospedale, sembra abbiano risolto tutti i problemi - attacca il sindaco Ettore Romoli -. A Gorizia, che ha un bacino d’utenza ben maggiore, non si degnano nemmeno di prolungare di qualche ora l’apertura di Pediatria. È un’offesa alla città. Non vorrei che la decisione sia politica visto che qui c’è un’amministrazione di centrodestra e a Latisana di centrosinistra. A volte, a pensare male ci si azzecca». In linea l’analisi di Silvana Romano, assessore comunale al Welfare. Annuncia che, nei prossimi giorni, incontrerà l’assessore regionale Telesca «per altri motivi ma le chiederò lumi anche su Pediatria. La sensazione è che ci trattino da brutti, sporchi e cattivi, solamente perché non siamo della medesima coalizione politica». L’Aas, nel passato, ha già fatto sapere che per una Pediatria aperta sulle 24 ore ci vorrebbero numeri più importanti. «Ma è un discorso che lascia il tempo che trova: mamme e papà già sanno che è un reparto dimezzato e si rivolgono altrove. In questa maniera i numeri riguardanti l’utilizzo del servizio al San Giovanni di Dio diventano bassissimi».

Consiglio

all’attacco

Al coro delle proteste si aggiunge l’onnipresente Fabrizio Oreti, capogruppo della lista civica “Per Gorizia”. «La giunta regionale - attacca - ha deciso che a Latisana si riapre la pediatria ed il servizio sarà garantito sette giorni su sette e 24 ore al giorno. Il tutto alla faccia di Gorizia che lo chiede da 2 anni sempre con risposte negative. Guarda caso una scelta fatta in una città molto più piccola del capoluogo Isontino ma dove il sindaco è del Pd. E a Gorizia? Beh a Gorizia no! È una città di centrodestra e deve soffrire». Questo l’affondo di Oreti. Che rincara la dose: «Rivolgo un appello pubblico al sindaco per convocare con urgenza (così come aveva promesso in agosto) un consiglio comunale ad hoc sui numerosi tagli alla sanità, perché - termina Oreti - questo ennesimo schiaffo rivolto al diritto di salute dei cittadini non può e non deve rimanere tale».

Infine, c’è Sergio Cosma di “Fratelli d’Italia” ed ex assessore comunale allo Sport ai tempi del primo mandato Romoli. «È di questi giorni - attacca - la notizia che a Latisana l’assessore regionale alla Sanità Telesca, dopo le proteste dei genitori, ha raddoppiato l’orario di servizio del reparto di maternità latisanese che pochi mesi orsono era stato ridimensionato. Ciò ci fa piacere - commenta il dirigente goriziano di Fratelli d’Italia Sergio Cosma - ma, invece, non ci trova minimamente d’accordo il fatto che non si voglia aumentare le ore del Pronto soccorso pediatrico di Gorizia che termina alle ore 18, non avendo poi una copertura serale-notturna». Cosma ricorda che i 4.000 bambini goriziani debbono raggiungere, dopo tale ora, il nosocomio di Monfalcone per poter essere assistiti..

La risposta

dell’Aas 2

E l’Azienda sanitaria Bassa Friulana-Isontina? Come risponde a queste sollecitazioni? «Vorremmo estendere l’orario di apertura di Pediatria, a Gorizia. Il problema è alla nostra attenzione ed è all’attenzione anche della Regione. Ma c’è una questione di fondo: mancano pediatri. Ce ne sono pochi. Non ce ne sono abbastanza rispetto a quello che è il fabbisogno», rammenta il direttore generale Giovanni Pilati. Che riguardo a Latisana dice: «Non ho ancora notizie ufficiali da parte della Regione».

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