Pd, Renzi vince nei circoli in Friuli Ma il triestino Cuperlo è profeta in patria
TRIESTE. In Friuli, al momento, la spunta Matteo Renzi. Ma a Trieste, la sua città, Gianni Cuperlo è in testa nella conta precongressuale: nei 6 circoli del capoluogo regionale dove sin qui si è votato, lo sfidante viaggia al 43,5%, contro il 37,5% del sindaco di Firenze. Il grande favorito che, almeno qui, non sfonda. In Friuli Venezia Giulia infatti, più che altrove, la partita della segreteria del Pd non sembra così scontata. Sulla scheda dell’8 dicembre, così vogliono le regole democratiche, ci saranno solo tre candidati. Le votazioni di questi giorni – tecnicamente si chiamano convenzioni comunali degli iscritti – in programma anche nei circoli delle quattro province Fvg servono dunque concretamente solo a escludere dalla corsa l’ultimo arrivato: pochi dubbi che quel ruolo toccherà a Gianni Pittella. Ma inevitabilmente, per quanto abbiano una valenza puramente normativa, danno un’indicazione sui pesi delle correnti democratiche in vista di quelli che saranno i congressi regionale e provinciali del prossimo anno.
Il trend, stando ai primi numeri, è favorevole a Matteo Renzi, ma non in maniera clamorosa. A Trieste il sindaco è anzi costretto a inseguire Cuperlo. In 6 degli 11 circoli cittadini si è già votato. E delle 168 schede valide, Cuperlo ne somma 73 (43,5%), Renzi 63 (37,5%), Giuseppe Civati 30 (17,8%), Pittella 2 (1,2%). In provincia di Udine, dove si è votato in una quindicina di circoli, Renzi tocca il 50%, Cuperlo si ferma al 31%, Civati conferma il 18% triestino e Pittella porta casa nuovamente non più dell’1%. Un quadro che, tenendo conto anche di quanto filtra da Pordenone e Gorizia (sin qui 3 circoli al voto), vedrebbe Renzi attorno al 55% e Cuperlo al 27-28%. Un distacco chiaro, ma non un plebiscito. Ancora dal Friuli emergono vittorie nettissime del “rottamatore” sul candidato triestino a Reana (24 voti a 1), il comune del presidente del Consiglio regionale Franco Iacop (che pure non si è schierato ufficialmente), a Martignacco e Maiano. Renzi è avanti anche ad Aquileia e Campoformido, mentre Cuperlo risponde con numeri dalla sua parte a Cervignano, area di riferimento di Mauro Travanut, Remanzacco e Pradamano. Parità invece a Manzano: 11-11. E vittoria di Civati a Tricesimo con ben 20 voti su 29. Insomma, con Renzi, ma non tutti. Una buona parte sì, ma non un trionfo senza avversari. «Che la regione fosse “renziana” non avevamo dubbi – commenta Mauro Travanut –, ma sui prossimi congressi si apriranno altri ragionamenti».
Il 16 dicembre, una settimana dopo l’appuntamento nazionale, inizierà infatti la stagione congressuale del Pd Fvg. In quella data l’assemblea convocherà le consultazioni: quella regionale è prevista il 16 o il 23 febbraio 2014, quelle comunali e provinciali partiranno già dall’8 gennaio. Il tutto secondo la linea voluta dal segretario in carica Renzo Travanut che ha insistito per una soluzione federale, vale a dire per congressi Fvg non “schiacciati” dalle vicende nazionali. Anche con l’obiettivo di preparare al meglio la corposa tornata amministrativa della prossima primavera.
Tornando al congresso nazionale non ci sono più troppi dubbi sullo schieramento dei big del Friuli Venezia Giulia. Con Cuperlo stanno sostanzialmente quasi tutti gli ex bersaniani, i vari Giorgio Brandolin, Carlo Pegorer, Lodovico Sonego, Cristiano Shaurli e Mauro Travanut, mentre Renzi ha l’appoggio di Debora Serracchiani e Sergio Bolzonello (renziano da tempi non sospetti), dei parlamentari Ettore Rosato, Francesco Russo, Isabella De Monte, Giorgio Zanin e Paolo Coppola, dell’assessore Sara Vito e dei consiglieri regionali Vittorino Boem, Enzo Marsilio, Diego Moretti, Chiara Da Giau e Stefano Ukmar. I due udinesi Enzo Martines e Silvana Cremaschi puntano invece su Civati.
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