Pd regionale, è tregua tra la Serracchiani e Moretton
«Il Pd del Friuli Venezia Giulia ha fatto un passo sulla strada giusta - afferma la segretaria regionale, Debora Serracchiani - e i 40 membri della direzione sono stati eletti con un solo voto contrario»
Serracchiani
UDINE La frattura nel Pd regionale è ricomposta. L’assemblea del partito ha chiuso il cerchio sull’elezione della direzione regionale, rinviata due settimane fa per cercare un punto d’incontro tra la segreteria regionale e la corrente ”modem” capeggiata da Gianfranco Moretton, presente all’assemblea dopo l’assenza di due settimane fa. Missione compiuta: ieri l’assemblea ha votato la direzione arrivando a un compromesso che evidentemente ha soddisfatto anche la componente centrista. «Il Pd del Friuli Venezia Giulia ha fatto un buon passo sulla strada giusta» ha affermato la segretaria regionale del partito, Debora Serracchiani, al termine dell'assemblea regionale di Udine che ha eletto i 40 membri della direzione con un solo voto contrario.
«Oggi – ha aggiunto l’europarlamentare - abbiamo dimostrato che il Pd sa superare le sue difficoltà e sa ritrovarsi partito unito. È stato importante aver fatto tutti i passaggi che hanno permesso di chiarirci sul piano personale e politico e credo che ognuno di noi abbia dimostrato attaccamento al partito e senso di responsabilità, lavorando per evitare fratture. L'impegno che ci viene chiesto dalla situazione del Paese e della comunità regionale è estremamente gravoso e il Pd – ha sottolineato - deve saper farsene carico».
Dal canto suo Serracchiani non si è tirata indietro nel ”riconoscere i miei errori, ma è il momento dell’assunzione di responsabilità e di voltare pagina in vista dei prossimi, importantissimi appuntamenti”. Secondo la segretaria regionale del Pd «il completamento degli organi direttivi permetterà di affrontare le sfide presenti e quelle che ci attendono con gli strumenti necessari. In più, rinforzeremo il rapporto con il gruppo regionale, apriremo ed allargheremo la segreteria, avvieremo i forum che mancano, mentre proseguendo gli incontri istituzionali degli eletti coordineremo meglio il lavoro sui contenuti a tutti i livelli – ha concluso - dal Parlamento al territorio». Moretton incassa con soddisfazione il riconoscimento «delle ragioni per le quali la 'componente Fioroni' aveva posto una serie di problemi. La segretaria Serracchiani ha assicurato l'impegno a rivedere la segreteria e i forum, ad aprire un tavolo politico formato da parlamentari e consiglieri regionali del Pd e, quel che più conta, ad affrontare i tanti problemi aperti circa la linea da adottare. Abbiamo così sciolto le riserve – ha aggiunto Moretton - dando i nominativi della direzione regionale per iniziare un nuovo percorso i cui frutti verificheremo strada facendo».
I ”modem” non arrivano alla spaccatura, quindi, ma aspettano che dalle dichiarazione d’intenti si passi ai fatti. «Da parte nostra – ha assicurato Moretton - si voleva e si cercava un dibattito. Poiché da troppo tempo non emergevano soluzioni, prospettive e progetti che riguardano la politica reale del fare e soprattutto aspetti e temi fondamentali che riguardano il presente e il futuro della nostra Regione, esiste l’obbligo di condivisione sul lavoro che il gruppo consiliare del Pd sta portando avanti in Regione; così come la necessità di interpretare, capire e risolvere i problemi dei cittadini». Il capogruppo consiliare DEL Pd sottolinea la necessità di «un dialogo con la base e soprattutto per cogliere le problematiche e le esigenze primarie che i cittadini, e chi li rappresenta, stanno vivendo». Secondo Moretton «il percorso per un dialogo aperto e un confronto democratico è il solo modo che può ravvivare il Pd» citando, tra le questioni principali, primarie, infrastrutture, alleanze, gestione dell’acqua.
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