Patuanelli a Gorizia e Monfalcone a sostegno di Fasiolo e Morsolin: «Noi abbiamo un progetto per il futuro»

Stefano Bizzi Laura Blasich
Bumbaca Gorizia © Pierluigi Bumbaca fotografo
Bumbaca Gorizia © Pierluigi Bumbaca fotografo

GORIZIA «Gorizia ha delle grandissime potenzialità che sono state, a mio avviso, soffocate da un’amministrazione miope, incapace di disegnare un futuro per la città. Vediamo un calo demografico, vediamo servizi che mancano e manca anche un contenuto culturale. Manca un progetto per la città. Invece Laura Fasiolo ha questo progetto e ha voglia di mettersi in gioco». Il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli ha incontrato gli elettori goriziani per rilanciare l’alleanza tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico all’interno della coalizione di centrosinistra che sostiene la candidatura a sindaco di Laura Fasiolo.

Ricordando il lavoro svolto in parlamento dall’ex senatrice sulle Zone logistiche e la questione della concorrenza fiscale con la Slovenia, Patuanelli ha poi evidenziato la necessità di risollevare l’economia generale della città partendo dal suo valore paesaggistico e dalla sua agricoltura e dallo sviluppo dei servizi per il cittadino. «Gorizia ha capacità attrattive non espresse: vanno valorizzate».

Fasiolo, nell’evidenziare quanto fatto insieme ai consiglieri comunali M5S - rappresentati ieri da Giancarlo Maraz, che ha introdotto l’incontro nella sede elettorale di corso Verdi - , ha insistito sulla ricchezza, sulla poliedricità e sulla multiculturalità di Gorizia, «ponte verso la Brda, il Collio e il Carso», un territorio «fatto di boschi e pianure, tra la montagna e il mare». «Vogliamo creare un’interconnessione tra tutte queste realtà», ha detto la candidata del centrosinistra goriziano citando la valorizzazione delle vie del vino, il rispetto dei beni agroalimentari locali e l’esaltazione di tutto ciò che rappresenta il territorio. «Dobbiamo lavorare in un’ottica di area vasta con Collio, Brda e Carso».

Prima di raggiungere il capoluogo isontino, il ministro Patuanelli ha fatto tappa a Monfalcone dove poco dopo le 9.30 si è ritrovato con la candidata sindaco Cristiana Morsolin, i deputati Luca Sut e Sabina De Carlo, i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, il referente locale Gualtiero Pin e i sostenitori della campagna elettorale del centrosinistra.

Sotto i gazebo allestiti in piazza della Repubblica, l’esponente pentastellato dell’esecutivo Draghi si è detto innanzitutto contento di vedere un’ampia coalizione riunita a sostegno di un progetto «per dare un futuro diverso ai cittadini d’Italia e di Monfalcone, per un Paese inclusivo, che difende l’ambiente e non lascia indietro nessuno». In entrambi gli incontri ha ribadito che il Movimento 5 Stelle è convintamente nell’alleanza che si contrappone al centrodestra e ne è - come ha sottolineato Morsolin - una componente importante «per l’apporto di entusiasmo e proposte in campo ambientale e urbanistico».

«Mi piace inoltre questo mettere al centro il cittadino, che si trova a vivere in una complessità enorme, a livello locale e globale», ha aggiunto il ministro, parlando nel suo intervento anche della risposta fornita finora dall’Europa a una crisi “asimmetrica” com’è quella provocata dalla guerra in Ucraina. «Monfalcone è il centro nevralgico di una regione al Centro del continente europeo – ha affermato anche –, confrontandosi con una realtà che porta all’ordine del giorno difficoltà internazionali».

Secondo Patuanelli fare il sindaco oggi è, in generale, «un atto di lucida follia», per l’impegno che richiede e una legislazione che non aiuta, ma è anche «un atto d’amore incredibile per il proprio territorio» perché permette di risolvere i problemi reali del cittadino. A Monfalcone il ministro ha concluso dicendosi convinto che fra cinque anni tornerà per commentare «il buon governo di Cristiana».

«Queste sono elezioni che attendevamo con fermezza e con gioia – ha aggiunto Pin –, perché sono sei anni che non abbiamo un sindaco, perché, quando lo si diventa, si deve governare per tutti i cittadini e non per una parte sola della comunità».

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